L’importanza della traduzione
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La traduzione è un’attività che comprende l’interpretazione del significato di un testo (“di origine” o “di partenza”) e la successiva produzione di un nuovo testo, equivalente a quello di origine, in un’altra lingua (lingua “di destinazione” o “di arrivo”).
Vi è mai capitato di ascoltare una canzone in inglese, leggere una scritta in tedesco o vedere un programma televisivo in spagnolo con la curiosità di comprendere quello che stavate ascoltando, leggendo o vedendo? A molti traduttori capita spesso. E poi oggi, volontariamente o involontariamente, quest’attività diventa necessaria.
Convenzionalmente l’inizio della traduzione coincide con la distruzione della Torre di Babele, dunque un’origine religiosa, ma come è cambiata quest’attività nel corso dei millenni? Ciò che nel passato era considerata quasi come una sciagura, la Torre di Babele coincide oggi con il nostro pluralismo linguistico, una realtà, a mio parere, positiva, condizione della comunicazione tra esseri umani. Tradurre è quindi una delle attività più antiche, ma nonostante le sue origini secolari è stata riconosciuta come professione solo recentemente, con studi e corsi di laurea dedicati ad essa.
Gli scopi della traduzione sono cambiati nel corso degli anni: ad esempio, nell’epoca del classicismo passa dall’essere utilizzata per assimilare le altre culture a “romanizzare” i testi greci, per esaltare l’ideologia dell’impero; nel Medioevo l’unica cosa importante era la fedeltà al testo originale, ogni parola doveva minuziosamente essere trasportata nella nuova lingua, stravolgendo spesso e volentieri la fonte di partenza. Nel XVI secolo Martin Lutero afferma in Germania la nuova lingua nazionale, traducendo la Bibbia ai fini di crescita e trasmissione del tedesco. Lutero getta le basi che affermano la traduzione come parte centrale nella vita culturale del paese, che si rivela essenziale per conoscere la cultura di altri popoli.
Oggi questa necessità viene riproposta, ci troviamo in un’epoca in cui la comunicazione interculturale è all’ordine del giorno, e non si può dialogare tra culture diverse, conoscere le altre tradizioni e gli altri costumi senza la traduzione. Il traduttore è importante per uno scambio comunicativo tra paesi differenti, è l’anello che collega e facilita l’interazione di stili di vita e ideologie diverse. Soprattutto negli ultimi vent’anni siamo bombardati da frasi nuove e parole di ogni lingua straniera internazionale, dall’inglese al cinese, e il ruolo del traduttore si è rivelato sempre più importante. Sostituito a volte da imprecisi traduttori elettronici, il traduttore “umano” interpreta, ricerca, studia per tradurre correttamente il testo scelto.
Il traduttore non deve riprodurre parola per parola, ma piuttosto il senso originale del testo, valutando la traduzione nel suo insieme e godendo le diversità linguistiche dei due testi che si appresta ad affrontare.
Prendiamo ad esempio uno dei più conosciuti traduttori italiani, Ugo Foscolo, che oltre alle celebri componimenti A Zacinto e Dei Sepolcri ha dedicato parte del suo lavoro alla traduzione, concentrandosi ad esempio sul poema omerico Iliade e Viaggio sentimentale (A Sentimental Journey through France and Italy) di Laurence Sterne. Foscolo ha tradotto per ben tre volte quest’ultima opera nell’arco di otto anni, non soddisfatto del suo lavoro, giungendo alla versione definitiva nel 1813. Questo celebre scrittore è un esempio da seguire perché il suo alto compito è stato essenziale per la diffusione di testi stranieri e antichi che senza la sua intermediazione sarebbero restati sconosciuti agli italiani dell’Ottocento (e dei secoli successivi); questo è ciò che i traduttori devono perseguire oggi, contribuire all’interazione culturale in tutti i suoi campi per permettere la diffusione di conoscenza a tutti i lettori.
Autore dell’articolo:
Alice Lazzaroni
Traduttrice EN-FR-ES>IT
Cenate Sopra (BG)
Fonte: http://www.traduzione-testi.com/traduzioni/storia-della-traduzione/l%E2%80%99importanza-della-traduzione.html