Mnemotecniche: memorizzazione di parole difficili e vocaboli stranieri
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1) GENERALITA'
La mnemotecnica per l'acquisizione di parole difficili e di vocaboli stranieri è sempre basata sulla visualizzazione e, quindi, sulla trasformazione delle parole in immagini, ma stavolta, molto spesso, ricorreremo ad un ulteriore trucco: scomporre le parole in più parti!
Questo non sarà sempre necessario, per esempio, molto spesso, basterà associarle a qualcosa di familiare, quindi già presente nella nostra mente.
Se poi dobbiamo memorizzare due parole dal significato simile conviene porre molta attenzione a fare una visualizzazione che ci ricordi il significato di almeno una delle due parole, poi il significato dell'altra verrà ricordato per contrasto
Per farvi capire il concetto del contrasto vi insegniamo a ricordare la differenza tra " ora solare " e " ora legale " ( per le quali, al momento del cambio di orario, molti hanno dei dubbi ): "Immaginate un sole che si gira e guarda indietro" ed ecco che non dimenticherete più che quando si passa all'ora solare le lancette vanno spostate indietro e, per contrasto, nel passaggio all'ora legale, in avanti!
2) MEMORIZZARE PAROLE DIFFICILI
- Parte preliminare
L'importanza della memorizzazione delle parole difficili risiede, oltre che nella possibilità di apprendere le lingue straniere, nel fatto che, quando ci troviamo di fronte a parole difficili, astratte o comunque difficilmente visualizzabili le mnemotecniche sarebbero inutilizzabili!
Negli articoli sulla concatenazione a cascata vi sono state proposte volutamente liste di parole concrete, quindi facilmente visualizzabili, altrimenti vi sareste subito scontrati con questa difficoltà.
Se vi fosse stata proposta una lista del genere vi sareste trovati in seria difficoltà: stenosi; ciclopentanoperidrofenantrene; sternocleidomastoideo; bilirubina; ecc...
Ora colmeremo questa lacuna e sarete in grado di ricordare senza difficoltà QUALUNQUE PAROLA!
Bisogna sapere che nel nostro vocabolario ci sono circa 100.000, al massimo 130.000 parole ( nota 1 ), ma uno studente universitario ne usa solo 4.000 - 5.000 e una persona dalla cultura estremamente vasta può arrivare ad usarne fino a 9.000.
Ricordate le parole scatto di cui abbiamo parlato nell'articolo sulla " lettura eidetica "? Quelle parole fanno parte delle circa 90.000 e più parole della nostra lingua che non conosciamo!!!
Quindi le mnemotecniche apprese finora vi permettono di ricordare e catalogare informazioni già presenti nella vostra mente ( nota 2 ), ma non di impararne di nuove!
ORA COLMEREMO QUESTA LACUNA!!!
- Parte pratica
Per memorizzare un termine nuovo dobbiamo associarlo ad uno o più termini già esistenti nella nostra mente e dovremo farlo ricordando le indicazioni dell'acrostico descritto nell'articolo sulla visualizzazione: VIdi MOstri PAurosi COrrere SPaventati ASSai!
Se la parola è impossibile da visualizzare direttamente perché non abbiamo niente nella mente che possa andar bene come immagine per quella parola possiamo scomporla in più parti, facilmente visualizzabili, che poi trasformaremo in immagini e concateneremo tra loro come se fossero i componenti di una lista di parole.
Per trasformare le varie parti in cui abbiamo scomposto la parola possiamo utilizzare due metodi: le visualizziamo proprio con l'oggetto che rappresentano o, se non rappresentano niente, le visualizziamo con una parola che ha assonanza con esse!
Probabilmente il concetto è un po' complesso, ma un esempio chiarirà subito la tecnica che è, in realtà, estremamente semplice!
Proviamo con una patologia medica:
Siringomielia
Per memorizzarla dovremmo ripeterla cinque o sei volte e, probabilmente, dopo un po', non avendone una reale immagine nella mente, finiremmo per dimenticarla.
Con la mnemotecnica delle parole difficili si imprimerà indelebilmente nella mente, PER SEMPRE!
Scomponendola, siringomielia può essere visualizzata come: una grossa SIRINGA che fa un'iniezione ad un barattolo di MIELE terrorizzato dal quale esce, ovviamente tutta sporca di miele, nostra zia LIA.
Un altro esempio possiamo farlo con l'elemento chimico:
Molibdeno
Se vi sembra impossibile scomporlo guardate qui: C'è un uomo con un bidè in mano e noi vogliamo strapparglielo via. Noi, tirando il bidè, diciamo: " MOLLA IL BIDE' " e lui facendo no con la teste dice " NO! "
Divertente, no?
Ricordate che qualunque parola può essere scomposta in immagini, ma immagini create proprio da voi saranno migliori PER VOI!
Se è difficile trovare un'immagine andate per assonanza!
Facciamo un esempio:
Triptofano
Lo scomponiamo in TRIPTO e FANO: immaginiamo Superman che sta morendo indebolito dalla CRIPTONITE ( assonanza con TRIPTO ) e tutti i suoi FAN che fanno NO con la testa disperati!
Insomma, è una tecnica più difficile da spiegare che da applicare!
3) MEMORIZZARE VOCABOLI STRANIERI
- Parte preliminare
La tecnica per memorizzare i vocaboli stranieri è molto simile a quella per memorizzare le parole difficili, unica differenza è che questa volta useremo molto di più l'assonanza perché sarà molto raro trovare parole con significato simile in italiano a cui associarle.
Vi accorgerete che alcune lingue le apprenderete con più facilità perché parlare in una certa lingua riguarda anche un modo diverso di pensare ( nota 3 ) e, a seconda che la lingua che andate ad imparare sia più o meno congeniale al vostro modo di pensare, la imparerete con maggiore o minore difficoltà.
Memorizzare i vocaboli di una lingua, ovviamente, non è tutto, è necessario conoscere anche le regole, ma non per iniziare a parlarla da subito.
In un successivo articolo utilizzeremo qualche trucco per apprendere le regole grammaticali, ma parlare una lingua è possibile già basandosi semplicemente sulla conoscenza di un numero adeguato di vocaboli.
Potreste conoscere tutte le regole del francese, ma se non conoscete i vocaboli non riuscireste a parlare la lingua.
A scuola ci insegnano esattamente il contrario, cominciare dalla grammatica, ma un bambino che impara una lingua non conosce regole, la impara automaticamente.
Un bambino di otto, nove anni ha un vocabolario di circa 1.000 parole e può già comprendere e parlare ( ovviamente i suoi discorsi saranno limitati ), ma bastano già 500 vocaboli per cominciare a parlare una lingua e con questa mnemotecnica potrete impararli in poche ore ( nota 4 ).
Ci hanno sempre detto che imparare una lingua è più facile per i bambini, ma un bambino la impara in anni perché il suo apprendimento è caotico e casuale, voi potrete stupire tutti imparandola IN POCHE ORE!
Come abbiamo detto delle regole tratteremo in un altro articolo, in questo vi insegneremo a memorizzare i termini ed in successivi articoli vi insegneremo 500 termini per l'inglese, 500 per il francese e 500 per lo spagnolo!
In pratica vi metteremo nella condizione di parlare ben tre lingue, ma, una volta appreso il metodo potrete impararne quante ne volete!
Spesso una difficoltà è apprendere i modi di dire, ma per questo vi rimandiamo all'articolo "Migliorare pronuncia e comprensione delle lingue guardando i film".
Ricordate 500 vocaboli bastano per cominciare a parlare una lingua e, basandovi su questa regola, capirete quante lingue siete potenzialmente in grado di apprendere! ( nota 5 )
- Parte pratica
La spiegazione del procedimento, come per le parole difficili, può sembrare complessa, ma vedrete che con gli esempi pratici tutto diverrà estremamente chiaro e semplice!
Punti fondamentali:
1. Trovate una parola in italiano che somigli alla pronuncia della parola in inglese
2. La parola trovata va associata al significato della parola straniera con i principi dell'associazione discussi nell'articolo sull'associazione
3. Guardate come è scritto il vocabolo, grazie al deposito contemporaneo dell'informazione lo ricorderemo anche graficamente ( nota 6 )
Anche se i 500 vocaboli per ogni lingua ve li insegneremo in seguito qui faremo degli esempi pratici per capire il funzionamento della tecnica.
Esempi in inglese:
Sogno = dream > Un signore sogna ( nella classica nuvoletta del sogno ) un telefono che squilla e quindi fa "driiin" che è molto simile a "dream"
Pecora = sheep > Vediamo una pecora su un motorino che fa uno "scippo" che somiglia proprio a "sheep"
Esempi in spagnolo:
Cane = Perro > Un cane è molto ghiotto di pere tanto da vivere su un "pero" che è estremamente simile a "perro"
Farfalla = Mariposa > Una farfalla si riposa sul mare ( in questo caso abbiamo scomposto la parola )
Potremmo andare avanti a lungo, ma la tecnica è chiara!
Come abbiamo detto in futuro trasformeremo per voi ben 500 parole per inglese, spagnolo e francese risparmiandovi anche questa fatica!
Buon apprendimento e a presto!
NOTE
Nota 1: Senza tener conto dei linguaggi tecnici.
Nota 2: Quando studiamo o impariamo spesso non impariamo nuove nozioni, ma riorganizziamo e associamo in categorie informazioni già presenti nella mente.
Nota 3: Se una persona cresce imparando una certa lingua non solo parlerà in quella lingua, ma penserà in maniera diversa da una persona che è cresciuta imparandone un'altra.
Nota 4: Potreste addirittura imparare tutto il vocabolario senza eccessivi problemi.
Nota 5: Nel film "Il tredicesimo guerriero" il protagonista ( interpretato da Antonio Banderas ), un Arabo medievale, apprende la lingua dei Vichinghi in pochi giorni, lasciando tutti esterrefatti, osservandone semplicemente un gruppo parlare. Chi fosse a digiuno di mnemotecniche bollerebbe la cosa come la solita esagerazione da film, anche perché non viene data una spiegazione della cosa nel film, ma chi conosce le mnemotecniche sa che sarebbe un gioco da ragazzi. Si potrebbe obiettare che a quell'epoca la conoscenza delle mnemotecniche del mondo classico erano state perse, ma le popolazioni arabe le avevano già recuperate traducendo i libri che in occidente non c'erano più. In seguito, buona parte di queste conoscenze, ma non tutte purtroppo, è stato recuperato tramite la ritraduzione in latino dei testi arabi!
Nota 6: Il "deposito contemporaneo dell'informazione" è un principio molto importante nel campo mnemotecnico per apprendere concetti estesi e di cui parleremo in un futuro articolo.
http://secret-mind-blog.blogspot.it/2010/02/mnemotecniche-memorizzazione-di-parole.html