Tipi di memoria e acquisizione del linguaggio

http://www.lafeniceformazione.it/wp-content/uploads/2011/11/memoria1.jpgLa memoria non è un sistema unitario, ma piuttosto un mosaico di sistemi. Nell’ambito della memoria a lungo termine, per esempio, si distingue la memoria dichiarativa da quella procedurale. La memoria dichiarativa comprende informazioni riguardanti specifici fatti ed episodi (memoria episodica) e conoscenze enciclopediche (memoria semantica). Le informazioni contenute in questo tipo di memoria sono accessibili all’introspezione (memoria esplicita) e possono essere verbalizzate (recupero consapevole).
L’acquisizione di nuove informazioni di tipo episodico e semantico sembra legata all’ippocampo e alle porzioni mediali del lobo temporale. Una volta fissate, queste informazioni vengono depositate nelle aree corticali associative temporoparietali. La capacità di apprendere procedure che richiedono contemporaneamente un bagaglio di conoscenze e un’abilità motoria come, per esempio, il gioco del tennis, rappresenta un tipo di memoria che tipicamente si instaura tramite ripetizioni del compito e non richiede consapevolezza (memoria implicita). Questo meccanismo implicito è probabilmente anche alla base dell’apprendimento della lingua materna. Lo dimostra il fatto che pazienti con lesioni al sistema ippoèampo-mesotemporale -che provocano amnesia anterograda (ossia incapacità a ricordare fatti successivi alla lesione) -possono acquisire implicitamente elementi grammaticali di lingue straniere non conosciute prima del danno cerebrale, mentre sono incapaci di apprendere il significato di parole nuove persino nella loro lingua materna. Va sottolineato inoltre che anche alcune strutture sottocorticali, come i gangli della base, strettamente connesse con aree associative prefrontali svolgono un ruolo cruciale nell’ acquisizione implicita di informazioni procedurali. Poiché una lesione cerebrale può colpire selettivamente solo alcuni dei sistemi mnestici sopra descritti, il recupero paradossale della seconda lingua (l’italiano) nella paziente veronese potrebbe essere dovuto a una maggiore compromissione dei sistemi della memoria implicita preposti alla prima lingua (il dialetto) e organizzati nelle strutture cerebrali profonde; invece la seconda lingua, appresa a scuola e utilizzata mediante l’applicazione di strategie consapevoli, è stata maggiormente risparmiata perché organizzata prevalentemente nei sistemi della memoria esplicita che si avvalgono soprattutto delle strutture corticali.

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