Hesse Hermann: breve biografia
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Hermann Hesse, scrittore e poeta, è uno dei più prolifici autori in lingua tedesca del secolo scorso. Nasce il 2 luglio del 1877 a Calw, città del Baden-Württemberg in Germania. Il padre, Johannes, ex missionario e direttore editoriale, è un cittadino tedesco nato in Estonia mentre la madre, Maria Gundert, è nata in India da padre tedesco e madre svizzero-francese. Altra figura di rilievo nella crescita del piccolo Hermann è quella del nonno materno, anche lui missionario in India e conoscitore di diversi dialetti indiani. A queste ascendenze si può forse far risalire l'attrazione che Hesse svilupperà in seguito per la visione del mondo orientale. Avviato dai genitori agli studi teologici a Tubinga, lascia il seminario dopo una fuga e un tentativo di suicidio nel 1892, prendendo le distanze dall'impostazione religiosa rigida e pietistica dei suoi genitori. Queste drammatiche esperienze giovanili si riveleranno decisive per l'attività narrativa di Hesse, che è interamente percorsa dal contrasto tra tradizione familiare e coscienza individuale. Dopo un soggiorno in una clinica per malattie mentali a Stetten, si trasferisce prima a Tubinga e poi a Basilea, dove esercita la professione di libraio e scrive le sue prime opere. La consacrazione letteraria giunge con il romanzo 'Peter Camenzind', pubblicato nel 1904, che per il successo ottenuto gli permette di abbandonare la sua occupazione per dedicarsi completamente all'attività della scrittura. Lo stesso anno Hesse si trasferisce in Svizzera, nei pressi del Lago di Costanza. Al 1906 risale il romanzo autobiografico 'Sotto la ruota', una sorta di resa dei conti verso la rigida educazione e i profondi disagi ad essa collegati sofferti durante l'adolescenza. Lo scoppio della Prima Guerra mondiale corrisponde ad un momento di profonda crisi dello scrittore che lo porterà, alla fine del conflitto, a ricorrere al trattamento psicoanalitico. Nel 1919 vede la pubblicazione il romanzo di formazione 'Demian', che riscuote un grande successo di pubblico. Nello stesso anno si trasferisce a Montagnola, nei pressi di Lugano. Nel 1922 vede la luce una delle sue opere più importanti e intense: 'Siddharta', frutto di un viaggio in India e del suo interessamento alla cultura orientale, che lo porta ad avvicinarsi alla spiritualità buddhista e induista. Un altro tra i romanzi più celebri, 'Il lupo della steppa', del 1927, riflette la profonda crisi emotiva che attanaglia lo scrittore. Nel 1930 Hesse scrive 'Narciso e Boccadoro', storia di un'amicizia ambientata nel Medioevo cristiano, periodo affascinante agli occhi dello scrittore. L'anno successivo inizia a scrivere il suo ultimo romanzo, 'Il gioco delle perle di vetro', che viene pubblicato nel 1943. Nel 1946 lo scrittore riceve il Premio Nobel per la letteratura. Muore a Montagnola, il 9 agosto del 1962, a causa di un'emorragia cerebrale. La sua opera, scorrevole e classica dal punto di vista stilistico, dal punto di vista contenutistico è centrata sulla dialettica tra ragione e sentimento, razionalità e irrazionalità, anticipando, anche grazie all'interesse e alla fascinazione per il pensiero e il misticismo orientali, temi cari alle avanguardie intellettuali e letterarie della seconda metà del Novecento.