Intervista al celebre viaggiatore e poliglotta Benny Lewis

Intervista al celebre viaggiatore e poliglotta Benny Lewis

Sono molto felice di aver ottenuto questa intervista con Benny. Per quelli che si interessano un po’ alle lingue e ai viaggi, Benny è una vera star. È un po’ come essere fan del rock e ottenere un’intervista con Mick Jagger Scoprirai il metodo che utilizza Benny per imparare una nuova lingua in 3 mesi e anche diversi suoi segreti..

Ciao Benny! È un grandissimo onore averti qui, oltretutto parlando francese! Ti seguo da più di tre anni, grazie al tuo famoso blog fluentin3months.com

Il tuo percorso è di grande ispirazione e davvero motivante.
Sei irlandese, ma sono più di 10 anni che viaggi senza sosta intorno al mondo, cambiando paese circa ogni 3 me
si.

Benny in Cina (parla anche il Mandarino)


Ma la cosa più impressionante è il fatto che tu parli correntemente più di 8 lingue, senza contare le altre 6 che hai imparato, ma che padroneggi un po’ meno. Giusto?

Sì, il numero di lingue che parlo cambia a seconda di quando mi si domanda e di cosa si intende per “parlare”, ma il numero che hai detto è più o meno vero!

Impressionante! Pensi di avere delle capacità particolari per apprendere le lingue?

A Benny non piacevano i corsi di lingua a scuola

Certamente no! Ho studiato tedesco per cinque anni a scuola ed ero a malapena capace di passare gli esami. Allo stesso modo, ho seguito un corso di irlandese (gaelico) per dieci anni ed ero sempre incapace di formulare le frasi più elementari.

Dopo aver ottenuto la laurea in ingegneria elettronica mi sono trasferito in Spagna e ci ho vissuto per sei mesi, senza imparare niente dello spagnolo! Sfortunatamente è abbastanza tipico degli anglofoni.

Non ho un talento naturale, quello che è cambiato per me è che ho smesso di trovare delle scuse e ho preso la difficile decisione di imparare a parlare le lingue, malgrado tutta la frustrazione che ne deriva.

Ci puoi dire quali sono le tappe che segui quando impari una nuova lingua?

Parlo la lingua dal primo giorno. Vale a dire, acquisto una piccola guida di conversazione (generalmente le tascabili Lonely Planet o Assimil) e imparo le basi come “dov’è il bagno?” o “quanto costa?” e qualche domanda di base per chiedere a qualcuno come si chiama o come sta.

Poi mi metto in contatto con un parlante nativo, generalmente via Skype, e inizio ad utilizzare quello che ho imparato. Se possibile, lo faccio evitando di parlare inglese (o un’altra lingua) per tutta la sessione, anche se questo comporta andare a rilento, perché devo spesso ricorrere a un dizionario.

Non è certo un’esperienza molto piacevole e può essere estenuante! Ma mi spinge ad utilizzare veramente la lingua. Con una pratica costante, combinando questo genere di pratica orale a un po’ di studi leggeri posso raggiungere un livello conversazionale (B1). Per il B2, devo migliorare il mio livello studiando la grammatica. Per arrivare al C2 bisogna prepararsi a passare questo esame e utilizzare delle tecniche di studio tradizionali.

È il contrario di quello che fa la maggior parte delle persone, facendo studi di tipo accademico prima di un certo stadio. Per me, questi metodi di studio è meglio seguirli più tardi, quando hai delle basi sulle quali lavorare.

Sì, apprendere le cose più utili all’inizio, per essere rapidamente operativi e parlare è anche lo scopo di MosaLingua.
Anche se insisti sempre sul fatto che tutto questo comporta un sacco di lavoro, so che ti piacciono molto anche le scorciatoie per imparare più rapidamente una lingua. Potresti condividere con noi qualcuno dei tuoi trucc
hi?

Oltre che a parlare dal primo giorno, utilizzo anche Anki (un’applicazione sugli smartphone e sui computer) che permette di memorizzare facilmente il vocabolario.

Utilizzo anche l’associazione di parole chiave. Per esempio, quando imparavo il francese ho associato la parola “gare” (stazione) al fumetto del gatto Garfield e lo immaginavo mentre passava davanti a una stazione. Questo mi ha aiutato a memorizzare delle parole più velocemente.

La maggior parte degli altri miei strumenti sono di ordine psicologico e implicano l’accettazione degli errori come facenti parte del processo naturale di apprendimento e per mettere a proprio agio l’altra persona con me in quanto apprendente, al fine di rimanere in quella lingua durante la conversazione. Questi “strumenti” non possono essere comprati o scaricati!

Siamo decisamente sulla stessa lunghezza d’onda! Forse tu non lo sai, ma è seguendo i tuoi consigli d’apprendimento che ho deciso di creare le applicazioni MosaLingua. Ho usato lo stesso sistema di SRS di Anki per creare un’applicazione più facile da usare, e con in più un insieme di vocabolario selezionato per frequenza di utilizzo e di frasi tipo (guida di conversazione) con le registrazioni audio e delle funzioni supplementari legate all’apprendimento delle lingue. Peccato che tu sappia già parlare le lingue che abbiamo aggiunto su MosaLingua, perché mi sarebbe piaciuto molto avere un tuo parere.

Altrimenti, una domanda che molti utilizzatori ci fanno:

Credi che imparare la grammatica sia utile? Se sì, in quale momento?

Secondo me, l’apprendimento della grammatica ha uno scopo ben preciso: migliorare la tua capacità di esprimerti chiaramente. In quanto tale, non serve ai principianti, perché non abbiamo niente da sottoporre a questa grammatica.

Raccomando fortemente di apprendere poca grammatica ai livelli A1 e A2. Gli errori di parole o di coniugazione non intralceranno la comunicazione e non sono quindi prioritari.

In seguito, arrivati al livello B1, sarà molto più logico “ordinare” bene quello che si ha per potersi esprimere chiaramente e in una maniera più sofisticata. In più, grazie all’esperienza, si può percepire la lista inumana di regole di grammatica nel loro contesto e quindi apprenderle molto più velocemente e facilmente!

Ancora una volta totalmente d’accordo con te. Siccome raccomandi di parlare la lingua dal primo giorno, quali consigli daresti a quelli che non osano parlare la lingua che apprendono?

La paura di essere presi in giro parlando male una lingua straniera è infondata. I parlanti nativi sono molto pazienti!

Credo anche che molti di noi siano dei perfezionisti che pensano che il mondo si fermerà se facciamo un errore. Uno dei miei trucchi psicologici consiste nell’avere l’obiettivo di fare meno di 200 errori al giorno! Non bisogna avere paura di fare degli errori, perché la lingua è un mezzo di comunicazione ed esiste per esprimere un’idea. In quanto apprendente principiante, non bisogna preoccuparsi di esprimerla con i termini e la grammatica esatti. Ridi di te stesso se parli come Tarzan! Il modo migliore di superare la frustrazione e di non considerare la cosa frustrante!

Eheh, sì, non bisogna aver paura di fare errori, è tramite quelli che si apprende. Se no, quali sono per te le migliori risorse in rete per progredire nelle lingue?

Per quanto mi riguarda, il miglior metodo d’apprendimento al mondo è il tempo passato con gli altri esseri umani. In quanto tale, a me piacciono gli strumenti che collegano le persone. Per esempio, il mio sito preferito per gli scambi linguistici e per trovare degli insegnanti è italki.com. Potete anche andare sui forum di lingue (come quello sul mio blog) per trovare delle persone con cui parlare o con cui discutere dell’apprendimento delle lingue.

Al di là di questo, la cosa migliore che potete fare on-line è consultare dei materiali nella lingua che state imparando, attraverso dei blog, dei video o degli audio. Non c’è una sola risorsa, ma basta utilizzare quello che gli stessi nativi utilizzano: fumetti on-line, attualità, siti social e così via.

Hai detto di lavorare su un progetto segreto a Berlino. Forse ce ne vuoi parlare?

Questa missione segreta mi ha preso più di 60 ore alla settimana per i tre mesi che ho passato a Berlino! Per alcuni mesi ancora non potrò rivelare di cosa si tratta e il progetto continuerà l’anno prossimo. Spero che possa ispirare molte persone, come le mie precedenti missioni linguistiche fino ad adesso, ma per il momento devo continuare a tenere il segreto!

Avrò uno strano mini-progetto quest’estate in America e lascerò degli indizi nella mia newsletter, quindi per saperne di più iscriviti sul mio sito cliccando in alto a destra della pagina e sii tra i primi a scoprire la missione di Berlino al momento in cui verrà rivelata!

Ok, non vedo l’ora di scoprire di cosa si stratta. Benny, grazie mille di averci accordato un po’ del tuo tempo.

Ancora una volta, ti consiglio veramente di leggere il sito di Benny. È in inglese, ma questo ti permetterà di fare pratica!

Cosa pensi di Benny? Lo conoscevi già? Lascia pure un commento qui sotto!

http://www.mosalingua.com/it/intervista-al-celebre-viaggiatore-e-poliglotta-benny-lewis/

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