Svizzera. Salari : il vantaggio di essere poliglotta
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I romandi che parlano tedesco guadagnano in media il 23% in più. Quelli che parlano inglese il 21%. Pubblicato nel Matin Dimanche, i risultati dello studio condotto dall'Osservatorio "economia lingue formazione" (élf) sono formali: investire nella formazione delle lingue è benefico per gli impiegati, le imprese e, di conseguenza, l'economia in generale.
Per un impiegato francofono, un'eccellente padronanza del tedesco fa guadagnare in media il 23% di salario in più. Parlarla bene fa guadagnare in media il 12% in più ed avere delle nozioni di base il 9%. La conoscenza dell'inglese è oggi un valore aggiunto medio (12%), ma secondo lo studio questa situazione potrebbe invertirsi in futuro.
In ogni caso, un lavoratore romando che può vantare una buona padronanza delle due lingue oltre al francese è più avvantaggiato ed il suo salario è più alto in media del 37% rispetto ad un omologo senza le stesse competenze linguistiche.
Lo studio verifica anche come gli impiegati meglio pagati grazie alla conoscenza delle lingue straniere rappresentino un vantaggio per l'economia: "Se tutti i lavoratori svizzeri fossero colpiti da un'amnesia parziale e perdessero la loro capacità di parlare una seconda lingua, il PIL del paese diminuirebbe rapidamente del 10,8%", spiega Claudio Sfreddo, che ha collaborato alla ricerca.
Così, i costi di formazione, regolarmente definiti come freno principale, appaiono come inferiori ai riscontri positivi. Difficile da instaurare, delle classi bilingue a partire dai primi anni di scuola sono comunque un vero atout a lungo termine e città come Sierre o Sion, che hanno già introdotto questo tipo di insegnamento, considerano il loro investimento redditizio.
Altre lingue straniere, come il russo, l'hindi o il cinese sono pure valorizzate, ma restano tuttavia un grande atout soltanto nelle nicchie economiche, contrariamente al tedesco ed all'inglese.
Fonte: http://www.kmu.admin.ch/aktuell/00305/01752/01941/index.html?lang=it