Memoria uditiva: il cervello riconosce e ricorda i rumori
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Spesso risultano fastidiosi, anche se non se ne capisce il motivo perché, magari, tanto forti non sono. In altri casi, invece, rumori anche da molti decibel disturbano davvero poco: a fare la differenza, spiega una nuova ricerca condotta da Trevor Agus dell`Ecole Normale Supérieure di Parigi e pubblicata su Neuron, non sono i decibel, più o meno numerosi, ma il fatto che il cervello registra i rumori, e li ricorda a lungo. Un po` come odori e profumi che evocano sensazioni passate e persone conosciute, i rumori possono quindi essere fastidiosi - o, viceversa, non esserlo - perché, anche se non ce ne rendiamo conto, li associamo alla sensazione sgradevole - o piacevole - della prima volta che ci siamo "imbattuti" in loro.
Agus e colleghi hanno usato suoni casuali e imprevedibili, ma acusticamente complessi, per osservare la creazione di nuove memorie uditive e hanno messo in evidenza quali erano le aree cerebrali che si attivavano in seguito all`ascolto. Nel corso dell`esperimento gli studiosi hanno riproposto di tanto in tanto, casualmente, suoni già fatti ascoltare, rilevando che il cervello dei volontari sottoposti all`esperimento riconosceva quei suoni come già noti. "Abbiamo dimostrato che i ricordi dei rumori - spiega Agus - si formano molto rapidamente e vengono registrati in maniera quasi perfetta, e che i rumori si ricordano molto precisamente per diverse settimane".
Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/7468-memoria-uditiva-il-cervello-riconosce-e-ricorda-i-rumori