Le grandi passioni di un'epoca
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La passione per le lettere d'amore, nell'era di Internet. Per le parole ricercate, meditate, grondanti sentimenti, in una realtà in cui si è ormai abituati alle frasi spezzettate, alle abbreviazioni degli sms, Twitter, Facebook e via elencando. Per intenderci a quel linguaggio, il più delle volte per iniziati, che sarà pure antiretorico, ma che lascia pochi spazi agli slanci poetici. Eppure Anne Marie Springer, una bella signora cinquantenne che vive nella campagna vodese, tiene duro e, dal 1994 ad oggi, ha collezionato la bellezza di 2000 lettere d'amore di personaggi famosi, pubblicandole in tre volumi.
"Ho cominciato con una lettera di Juliette Drouet a Victor Hugo, che ho trovato presso un antiquario parigino", ricorda la signora Springer. Partendo dalle frasi d'amore dell'autore de I Miserabili alla sua storica amante, la collezionista vodese ha messo insieme il suo epistolario monumentale, dove troviamo tracce di altri innamorati celebri. Il bandito Jacques Mesrine, sorta di Vallanzasca francese, Jean Jacques Rousseau, Napoleone Bonaparte, Edith Piaf e Antoine de Saint-Exupéry, figurano tra coloro di cui, con tenacia, Anne Marie Springer ha scovato brandelli di vita sentimentale. "C'è una lettera dello scrittore Saint-Exupéry, alla sua fidanzata, Louise de Vilmorin, che ancora oggi mi commuove fino alle lacrime - si è confidata Anne Marie Springer al quotidiano Le Temps -. Ho dedicato la collezione a mia figlia Zoè e a tutti coloro che, oggi, comunicano con Internet". E ancora: "Invece di libri, vestiti, gioielli ho ritenuto che sarebbe stato più appropriato lasciare traccia dei sentimenti che legano gli esseri umani.
Insomma, tante testimonianze di rapporti affettivi, da tramandare ai posteri, soprattutto a quelli che, oggi, hanno più dimestichezza con la tastiera che con la penna. E proprio la diversità nel comunicare, tra generazioni di epoche diverse, viene evidenziata dalla raccolta della Springer. Ne è convinta la giornalista e scrittrice romanda, Anna Lietti. "Oggi - annota - abbiamo a che fare, nel corso di una giornata, con un profluvio di parole scritte, con il risultato che ogni momento della nostra vita viene registrato. La domanda è cosa resterà di tutto ciò".
Secondo Anna Lietti, non si deve, tuttavia, ritenere che chi utilizza i nuovi mezzi di comunicazione, sms e social network in particolare, sia "sentimentalmente più frettoloso". Telefonini e computer non tarpano le ali ai sentimenti, semmai gli conferiscono una nuova forma. "Mi ricordo - dice ancora la scrittrice - che 30 anni fa ci si lagnava affermando che i giovani, a causa del telefono, non scrivessero più. Mi sembra che, adesso, grazie agli sms, abbiano invece ripreso a scrivere. Il fatto che gli sms, gli mms e le email vengano archiviati, trasforma la memoria dei telefonini e dei computer nella scatola di cartone in cui, una volta, si conservavano le foto e le lettere d'amore".
Ma, intanto, chi scriverebbe, oggi, una lettera tanto appassionata come quella di Bonaparte alla prima moglie Josephine? "Non ho passato un giorno senza amarti, non ho passato una notte senza stringerti tra le mie braccia, non ho preso una tazza di te senza maledire la gloria e l'ambizione che mi tengono lontano da te".
E, soprattutto, c'è da chiedersi che effetto farebbe leggere questo profluvio di passione sullo schermo di uno smartphone?
Fonte: www.caffe.ch
AUTORE: FRANCO ZANTONELLI