Imparare il cinese online: 34 risorse che dovresti conoscere
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Nciku è probabilmente il dizionario inglese-cinese più popolare. E non è un caso. La caratteristica più importante di Nciku è la sua base di dati che, ogni volta che cerchi un carattere o una parola, mette a disposizione varie frasi che illustrano i diversi significati di un dato carattere in un contesto ben definito.strong>
Altre funzioni interessanti sono il Character Recognizer Tool (che ti permette di scoprire pronuncia e significato dei vari caratteri che incontri semplicemente disegnandolo con il mouse), la comunità d’apprendimento (Nciku ha più di 20,000 membri interessati allo studio e all’insegnamento del cinese) e gli esercizi. Se non parli inglese puoi consultare il dizionario basico italiano-cinese sul sito di Infocina, un portale in lingua italiana dedicato al cinese.
PeraPera è un dizionario pop-up gratuito disponibile sotto forma di barra aggiuntiva sia per Mozilla Firefox che perGoogle Chrome. Dopo l’installazione (ci vuole un minuto se segui uno dei due link qui sopra), puoi attivare Pera Pera cliccando sulla stellina che apparirà sul tuo browser, andare su una pagina web cinese e puntare un carattere che non conosci con il mouse. Come per magia apparirà una finestrella grigia con pronuncia e traduzione (in inglese eh!).
I dizionari che ho appena descritto sono, secondo me, gli unici di cui uno studente di cinese ha bisogno (a meno che non abbia l’ambizione di diventare Professore di mandarino aBeiWai University). Il problema è che non sempre si è connessi a internet. E’ in questi casi che un’applicazione per smart phone come Pleco, che ti permette di scaricare il dizionario sul cellulare in modo da poterlo consultare offline, diventa utilissima.
HanziCraft è un programma sviluppato da Niel de la Rouviere. La funzionalità principale del software è quella di decomporre un carattere nelle sue componenti principali. Quindi lo consiglio sopratutto a chi sta imparando come scrivere i caratteri cinesi. Per ogni carattere offre anche la pronuncia, il significato, e una lista di parole che utilizzato quel dato ideogramma (in combinazione con altri caratteri).
Prendi ad esempio il carattere 游. Inserendolo su HanziCraft imparerai che è composto da 氵 (acqua), 方 (quadrato), 丿 (curva), 一 (uno) e 子 (bambino), si pronuncia you2, significa “camminare” o “viaggiare,” ed è utilizzato per creare due parole usate molto frequentemente (旅游 che significa “viaggio” e 游戏 che significa “gioco”) e varie parole con una frequenza di utilizzo minore.
Anche se è stata lanciata solo all’inizio del 2012, Chinese Grammar Wiki è già diventata la mia grammatica cinese preferita: basta visitare la pagina dedicata alla particella “了” per rendersi conto di quanto siano dettagliate le spiegazioni. Tra l’altro Chinese Grammar Wiki è stata rilasciata sottoCreative Commons License e chiunque può contribuire a migliorarla (una vera “wiki” insomma).
Se sei interessato a un corso di cinese più tradizionale, ilMassachusetts Institute of Technology offre un corso gratuito di mandarino tramite la piattaforma MIT OpenCourseWare. Non l’ho testato visto che preferisco seguire un percorso meno strutturato, però vista la reputazione del MIT non ho troppi dubbi sulla qualità del corso. Durante la mia esplorazione della piattaforma ho persino scoperto che, per far contenti gli studenti più estremi, al MIT offrono un corso di Letteratura Classica Cinese.
Chi ha problemi con l’inglese può iniziare con il corso di base offerto da Infocina, che sembra essere strutturato in maniera abbastanza tradizionale. La prima lezione introduce le regole di pronuncia e si limita a insegnarti come dire “buongiorno.” Mano a mano che si avanza con le lezioni, trentuno in totale, il corso introduce nuovo vocabolario e regole grammaticali.
Mike, insegnante non convenzionale, offre una serie di lezioni di Mandarino sempre chiare e interessanti. Le lezioni, ospitate sul sito Chinese with Mike, sono strutturate in una serie di video di circa dieci minuti ciascuna e si possono seguire sia su Youtube che su Tudou (il Youtube cinese).
Popup Chinese offre podcasts (cioè lezioni in formato mp3) e altri strumenti per imparare il mandarino.
E’ il più votato tra tutti i corsi di cinese disponibili sull’iTunesed è raccomandato da tutti e quattro i programmi di studio intensivo di cinese pechinesi.
Creare un account gratuito per dare un’occhiata all’intero archivio è abbastanza facile. Non solo ci troverai i podcast in formato mp3 ma anche applicazioni per cellulari, test HSK e altri strumenti di studio.
Pinyin.info è una guida al pinyin, la translitterazione ufficiale del mandarino nell’alfabeto latino. Sul sito troverai una tabella che contiene tutte le possibili combinazioni di sillabe iniziali e finali che compongono il pinyin, le regole di base per scrivere in pinyin, dove piazzare i toni che determinano come pronunciare un dato carattere e informazioni sulla storia del pinyin e degli altri sistemi di romanizzazione (MPS2, Wade-Giles, Yale). Tra l’altro il website ospita un articolo molto divertente di David Moser intitolato Why Chinese is so damn hard (“Perché il cinese è così dannatamente difficile”).
Marco Polo Project è un sito web che offre una selezione di articoli in cinese (editoriali, storie brevi, commenti tratti dai blog più popolari in Cina eccetera).
Si tratta di una piattaforma aperta a tutti gli studenti che vogliono semplicemente leggere materiale originale in cinese (con traduzione in inglese, spagnolo e francese) o collaborare con le traduzioni.
Anki è al momento uno dei software a ripetizione spaziata (SRS) più popolari. E’ stato rilasciato sotto licenza GPL v3 ed è compatibile con tutti i maggiori sistemi operativi (Windows, Mac OSX, Linux, Android e iPhone).
Lo puoi utilizzare per ripassare la tua lezione inserendo le tue flashcards personalizzate o per imparare vocaboli nuovi scegliendo tra le centinaia di mazzi gratuiti che si trovano nella base di dati Anki. Un’altra caratteristica interessante è quella che ti permette di aprire un account gratuito sulla piattaforma Ankiweb e sincronizzare i diversi apparati elettronici che possiedi (laptop, smartphone, iPad o qualsiasi altra diavoleria tu stia utilizzando) in modo da non perdere le informazioni in caso ti rubino o distruggano il computer o il cellulare.
All Japanese all the time è il blog di Khatzumoto, un ragazzo che ha imparato il giapponese talmente bene da riuscire a farsi assumere da un’impresa di programmazione di Tokio tramite un’intervista telefonica. Anche se il blog di Khatzumoto è dedicato al giapponese, resta comunque la risorsa più completa per chi si avvicina agli SRS con lo scopo d’imparare una lingua asiatica. Secondo me l’SRS è una di quelle invenzioni che hanno rivoluzionato lo studio delle lingue straniere (e non solo) ma, allo stesso tempo, durante la fase iniziale è facile commettere errori, annoiarsi e lasciar perdere. Per questo motivo prima di tentare di memorizzare 2,000 caratteri in un mese ti consiglio di leggere le esperienze di chi studia con l’aiuto di un SRS da tempo.
Hacking Chinese è il sito web di Olle Linge, uno studioso di lingue straniere.
Ecco la sua filosofia: “Durante la mia vita di studente di lingue straniere mi hanno insegnato la grammatica, la terminologia e la cultura, ma hanno sempre trascurato il punto più importante di tutti: come imparare tutte queste informazioni. La maggior parte dei libri di testo e dei professori si focalizza sulla lingua e presenta il materiale da imparare senza spiegare agli studenti qual’è la maniera più efficiente di imparare.” E imparare in maniera efficiente è l’argomento principale di Hacking Chinese.
Come Khatzumoto, anche Olle offre tante consigli su come utilizzare gli SRS. Questo è il motivo per cui ho deciso di inserirlo in questa sezione.
“Avreste mai immaginato che si potesse usare un bastone da rabdomante per studiare il cinese? Quello tradizionale, poi!” Questa è la frase con cui China Files, uno dei più autorevoli siti italiani dedicati alla Cina, introduce le lezioni di cinese di Iconoclasta, il blog curato da Stefano Misesti, illustratore, fumettista, pittore e aspirante sinologo che si divide tra Como e Taipei. Le vignette di Stefano amalgamano umorismo e fantasia per aiutarci a ricordare il significato dei caratteri cinesi.
Memrise è una comunità online che condivide memo, foto, video e audio dedicati all’apprendimento delle lingue straniere. Chiunque può creare una mazzo di flashcards, aggiungere parole o memo.
Essendo un fan della mnemotecnica (e specialmente delle idee descritte in Quantum Memory Power da Dominic O’Brien), la caratteristica che preferisco di Memrise è il fatto che la gente possa votare le “memo cards” cosicché è possibile utilizzare solo le migliori. Anche Memrise, come Anki, mette a disposizione una serie di mazzi già pronti (HSK, caratteri più comuni, etcetera).
Sinosplice è il blog di John Pasden, il fondatore di AllSet Learning. John è arrivato in Cina dodici anni fa e, a partire dal 2002, dispensa consigli per imparare il cinese. Siccome il blog ha accumulato una quantità di post impressionante, ti suggerisco d’iniziare da “How I learned Chinese“. Se riuscissimo a sviluppare – si, mi ci metto anch’io – anche una sola parte della motivazione di John, imparare il cinese non sarebbe più un problema.
Laowai Chinese è il blog di Albert Wolfe, un altro studente di cinese e blogger di lungo corso. Albert è arrivato in Cina per insegnare inglese e, senza aver mai seguito una classe formale di mandarino, ha imparato il cinese cosi bene da diventare traduttore, condurre un concorso televisivo e partecipare a una trasmissione radiofonica cinese.
Ha persino scritto un libro sullo studio del mandarino: Chinese 24/7: Everyday Strategies for Speaking and Understanding Mandarin.
Confused Laowai è il blog di Niel de la Rouviere. Niel abita e studia cinese in Sud Africa e deve quindi affrontare problemi differenti da noi (s)fortunati che impariamo il mandarino in Cina. Consiglio il blog di Niel soprattutto a chi è interessato alle innovazioni tecnologiche riguardanti il cinese e, più in generale, la linguistica.
Il Sinonauta è il blog (in italiano) di Gottardo Zancani, che a 46 anni ha deciso di fare un’esperimento per verificare le sue residue capacità di apprendimento: imparare il cinese da completo autodidatta, utilizzando strumenti e materiali accessibili via rete e documentando i suoi progressi nel suo website. Vi ricorda qualcuno? : P
Chinese Hacks è nato dall’idea di fornire una serie di tattiche e consigli per imparare il cinese in maniera efficiente. Oggi si preoccupa soprattutto di mostrare ai lettori – tramite notizie, pubblicità e poster – esempi del “cinese di tutti giorni,” quello cioè realmente utilizzato nella Terra di Mezzo.
Living a dream in China è il blog di Sara Jaaksola, una studentessa di mandarino alla Sun Yat-Sen University di Guangzhou. Leggendo il blog di Sara colpisce soprattutto il suo entusiasmo per il cinese e la Cina. E poi mi piace la sua idea d’illustrare mensilmente i suoi progressi con il cinese sul blog per mantenere focus e motivazione.
East Asia Student è il blog di Hugh Grigg, che studia lingue orientali all’Università which di Cambridge, U.K. Hugh è un altro fan di Anki e, non a caso, i miei post preferiti riguardano la gestione dei mazzi Anki e una lista di caratteri simili tra lori. Un esempio? 贝 (bèi) significa conchiglia e 见 (jiàn) significa vedere.
Fluent in 3 Months è il blog di Benny Lewis, che parla otto lingue e al momento sta imparando il cinese (ecco un videodove illustra la sua storia). Personalmente parlo un decente numero di lingue (il cinese sarà la sesta) senza averne mai realmente studiata nessuna e condivido la maggior parte delle idee di Benny (soprattutto “parlare dal primo giorno” e “puntare a fare molti sbagli”).
The Polyglot Dream è il blog di Luca Lampariello, un ragazzo italiano che parla undici lingue, tra cui russo, giapponese e cinese. Devo ancora finire di esplorare il blog, ma per adesso il mio articolo preferito è Tips on how to learn Chinese tones, dove Luca spiega perché per imparare i toni un approccio top-down è più efficace di un approccio bottom-up (cioè quello che s’impara in una scuola di cinese tradizionale).
FluentU è una base di dati di video Youtube in mandarino.
I video sono ordinati secondo il livello di difficoltà (Newbie, Beginner, Intermediate e Advanced), argomenti (Vita quotidiana, Scienza, eccetera) e formato (Movie Clips, Pubblicità eccetera).
Il vantaggio principale della base di dati di FluentU è senz’altro rappresentato dai ben sincronizzati e leggibili sottotitoli che accompagnano ogni video (in caratteri cinesi, pinyin e inglese).
Qui puoi leggere la mia recensione completa del sito web.
Tudou e Youku sono due cloni di Youtube dove si può trovare virtualmente qualsiasi video in cinese si stia cercando, spesso con i sottotitoli in mandarino. Se abiti in Cina, anche se hai una VPN e puoi accedere a Youtube, spesso lo stesso video carica molto più rapidamente su Tudou o Yukou.
CNTV è il sito web della televisione nazionale cinese, dove puoi trovare un’ampia scelta di notiziari e show televisivi in mandarino.
L’unico “problema” di CNTV è che il sito è completamente in cinese quindi, a meno che tu non sia già in grado di leggere in mandarino, trovare i programmi che ti interessano diventa un’impresa impossibile. Ma per trovare la tua telenovela cinese preferita ti puoi sempre far aiutare da qualcuno che parla cinese meglio di te!
Interviste culturali con professori cinesi madrelingua è una serie di video dove si discute di informazioni pratiche in materia di affari. Si può scegliere di guardare i video in streaming o di scaricare i file .mp4. Inoltre il sito fornisce la traduzione in inglese delle interviste e le trascrizioni in cinese tradizionale e semplificato. Interviste culturali con professori cinesi madrelingua è un progetto dell’Università del Texas.
Chinese Forums è, per quanto ne so, il forum più popolare al mondo tra quelli specializzati nell’apprendimento del cinese. Contiene circa 300,000 articoli e 50,000 utenti registrati.
Le sezioni principali sono “Imparare il cinese,” “Studiare, lavorare e vivere in Cina,” e “Cultura cinese.” Il forum è molto attivo e mi sembra particolarmente interessante se hai bisogno di un consiglio.
Lang-8 è un sito dove si possono sottomettere i propri componimenti letterari in modo da essere corretti da un nativo o da altri studenti della stessa lingua. Ci sono diverse comunità che offrono lo stesso servizio, ma Lang-8 sembra essere molto attiva e si può ottenere una risposta abbastanza in fretta anche per documenti relativamente lunghi.
Se stai cercando una risorsa più specifica potresti avere più fortuna con uno di questi siti che con Google:
Learning Chinese Online è nato nel 1997 da un’idea del Dr. Tianwei Xie. Si tratta di un elenco impressionante di link che spazia dalle scuole di cinese online, alla pronuncia, la conversazione, i caratteri, la grammatica, la lettura, l’ascolto, i dizionari e le traduzioni. Il problema è che, come per tutte le basi di dati di questo tipo, diventa difficile capire quali sono le risorse più adatte ai tuoi bisogni senza prima aver esplorato almeno una parte della base di dati.
Hai presente Digg.com? Hao Hao Report funziona più o meno allo stesso modo, con la differenza che raccoglie solo articoli riguardanti la Cina. Il creatore e gestore del sito, Ryan Mclaughlin, compie un lavoro eccellente tenendo il sito completamente libero da spam nonostante il traffico e il numero di articoli sottomessi ogni giorno su Hao Hao Report.
Per tutta una serie di fatti casuali e non, il cinese non è esattamente la prima lingua straniera con cui mi cimento.
Anche se la tecnologia ci sta rendendo le cose più facili – se non altro per la possibilità di poter comunicare con persone che sono nate e abitano dall’altra parte del mondo senza spostarci da casa, – personalmente credo che i “segreti” per impadronirsi di una lingua straniera siano sempre li stessi:
- Trovare le giuste motivazioni. Se inizi a studiare il cinese solo perché in futuro sarà la lingua più parlata del mondo è probabile che mollerai alle prime difficoltà.
- Concepire ambiziosi progetti a lungo termine e, allo stesso tempo, focalizzarsi su obiettivi a corto termine che siano facilmente misurabili.
- Dedicarsi alla lingua che si vuole imparare in modo equilibrato e sostenibile in modo da non bruciare sul nascere l’entusiasmo iniziale (e ti garantisco che la botta di adrenalina dovuta alla novità tende a esaurirsi molto in fretta con il cinese).
- Esporsi il più possibile alla lingua. Se non si ha la possibilità d’interagire in prima persona con nativi madrelingua, ci si può sempre dedicare al cinema cinese, a QQ (l’MSN cinese) o a una comunità di scambio linguistico come Nciku o Lang-8.
- Non avere paura di parlare anche se sei convinto che la tua grammatica e pronuncia siano terribili.
http://www.saporedicina.com/imparare-il-cinese-online-25-risorse-che-dovresti-conoscere/