I nuovi nati senza legami di sangue - di Chiara Saraceno
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Il processo di differenziazione è proseguito e prosegue tuttora, radicalizzandosi. Da un lato, infatti, i fenomeni segnalati da Boh si sono consolidati anche in Paesi che, al tempo, ne sembravano toccati solo marginalmente. Dall'altro lato nuovi fenomeni introducono ulteriori elementi di differenziazione. Ne segnalo tre. Il primo è l'immigrazione, in particolare da Paesi extra-europei caratterizzati da modelli di rapporti di coppia e generazionali anche molto differenti. Famiglie non solo etnicamente, ma culturalmente diverse e/o mescolate in varie combinazioni, popoleranno sempre più le società europee. Un secondo fenomeno importante riguarda la presenza di famiglie imperniate su una relazione di coppia omosessuale che diventa, o aspira a diventare, anche genitoriale. Riconosciute giuridicamente o meno, queste famiglie diventeranno sempre più visibili, sollecitando, come sta già avvenendo più o meno conflittualmente, adeguamenti nelle leggi esistenti. Infine, vi sono le conseguenze delle nuove possibilità offerte dalle tecniche di riproduzione assistita, soprattutto quando riguardano l'utilizzo di donatori/donatrici di materiale biologico e ancora più quando coinvolgono l'uso di una gestante surrogata. Accanto alla adozione nazionale e internazionale, il ricorso a donatori/donatrici, gestanti surrogate, mentre rende possibile la genitorialità a coppie, etero ed omosessuali, che un tempo ne sarebbero state escluse, complica le genealogie e ridefinisce le parentele. Per un numero crescente di nuovi nati, "diventare figli" e nipoti non sarà più mediato dalla consanguineità con entrambi o almeno uno dei genitori. Il futuro è già qui e pone problemi etici e regolativi che non possono essere ignorati, vuoi lasciandoli alle pure scelte individuali, vuoi negandoli in nome di una definizione rigida e univoca di famiglia.
Fonte: www.caffe.ch
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