I gesti e le espressioni durante una conversazione non vengono interpretati allo stesso modo in tutti i paesi
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In uno scambio tra due persone, molti elementi non direttamente correlati con lingua o con la parola sono tuttavia determinanti. Può trattarsi di gesti, mimiche o sguardi, utili a trasmettere informazioni, la cui interpretazione può variare in base alla cultura del nostro interlocutore.
Cos’è la comunicazione non verbale? È possibile comunicare senza le parole?
«Qualsiasi comportamento è comunicazione»
Sotto la definizione di comunicazione non verbale rientrano tutti i tipi di comunicazione di cui facciamo uso, anche quelli che non appartengono all’ordine del linguaggio, e possono essere consci o inconsci.
In una comunicazione standard, sono presenti un emittente e un ricevitore. Il primo veicola un messaggio al secondo, che ne trae una certa interpretazione, non necessariamente corrispondente a quella intesa dall’emittente. Questo è dovuto al “rumore” [1] – che circonda il messaggio.
Nella comunicazione non verbale, il rumore che falsa la nostra interpretazione del messaggio varia a seconda della cultura. Per riuscire ad evitare l’impatto, talvolta negativo, di queste differenze culturali sulla comunicazione, può essere utile conoscere gli 8 tipi di comunicazione non verbale, in modo da adeguare il nostro comportamento alle varie circostanze ed evitare così spiacevoli malintesi.
1) Le espressioni facciali
2) La postura e la gestualità
3) Il paralinguaggio (tono della voce, ecc.)
4) Il linguaggio del corpo e le posture
5) La prossimità
6) Lo sguardo
7) Il tatto
8) L’apparenza (fisica, modo di vestire, ecc.)
Qual è la vera importanza della comunicazione non verbale in una conversazione?
“La comunicazione è un processo sociale che incorpora modelli di comportamento quali la parola, i gesti, lo sguardo, la mimica, ecc. È dunque un sistema d’interazione estremamente globale, che prende in considerazione sia la comunicazione verbale sia la comunicazione non verbale. [2]”
Secondo lo studio, solo il 7% della comunicazione è di tipo verbale (significato delle parole), il 38% è di tipo vocale (tono della voce) e il 55% è di tipo visivo. Il 93% del contenuto emotivo, trasmesso durante un’interazione umana, deriva dalla comunicazione non verbale.
La comunicazione non verbale è la stessa in tutto il mondo?
Le emozioni più comuni, come la gioia, la paura e la tristezza, vengono generalmente espresse nello stesso modo non verbale in tutto il mondo. Tuttavia, esistono differenze sull’intensità di manifestazione delle emozioni nelle varie culture, che sia nei gesti, nelle espressioni facciali o nello sguardo. Nella cultura araba, ad esempio, l’esternazione della tristezza avviene in modo più aperto e plateale rispetto alla cultura asiatica, dov’è considerato disdicevole mostrare le proprie emozioni in pubblico, che siano di tristezza o di gioia.
Alcuni esempi più concreti:
- In Cina, emettere un rutto dopo un pasto è sinonimo di gradimento del piatto ed è considerato come un complimento allo chef.
- La cultura dell’America Latina è molto calorosa, anche con gli stranieri, mentre negli Stati Uniti lo spazio personale dev’essere assolutamente rispettato e un abbraccio può essere visto addirittura come un approccio sessuale.
- In Giappone, il fatto di dare la mancia non è molto apprezzato perché ricorda l’atto di mendicare.
- Infine, due esempi più vicini alla cultura europea: in Germania, dire OK formando un cerchio con il pollice e l’indice è un insulto. In Inghilterra, il segno “pace” o “V di vittoria” con l’indice e il medio, ma fatto con la mano rivolta verso sé stessi, è considerato un gravissimo oltraggio.
Un soggiorno linguistico all’estero per avvicinarsi ad una lingua sotto tutti i suoi aspetti
La comunicazione non verbale diverge notevolmente a seconda delle varie culture e i malintesi sono sempre dietro l’angolo. Essere in grado d’interpretare la comunicazione non verbale e di decodificare i vari comportamenti vi risulterà utile per capire gli usi e costumi del paese del vostro soggiorno, ma soprattutto, vi darà la possibilità di sentirvi a vostro agio e d’integrarvi così più velocemente. Un soggiorno in immersione vi darà tutto questo e vi permetterà di vivere l’esperienza linguistica sotto tutti i suoi aspetti.
Infine, l’apprendimento della lingua sarà più facile
Le differenze culturali rappresentano una parte importante dell’esperienza all’estero e ne costituiscono la vera ricchezza. Leggete le testimonianze e le impressioni dei partecipanti ai nostri soggiorni linguistici sul blog ESL Experience.
Fonti:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Communication_non_verbale
http://www.youtube.com/watch?v=kxz7uqIBRLA
http://www.general-files.com/download/source/gs618303d1h32i0
http://www.general-files.com/download/gs618303d1h32i0/Mehrabian_Radio4_Aug09.mp3.html
http://www.maximumadvantage.com/nonverbal-communication/non-verbal-communication-demonstration.html
http://people.howstuffworks.com/nonverbal-communication.htm
http://people.howstuffworks.com/13-examples-of-good-and-bad-manners-around-the-world.htm#page=14
Fonte: http://expertise.esl.it/studi/i-gesti-e-le-espressioni-durante-una-conversazione-non-vengono-interpretati-allo-stesso-modo-in-tutti-i-paesi/