Dante era affascinato dalla molteplicità delle lingue.
Gli piaceva anche giocare con le lingue e i dialetti, tanto che nella Divina Commedia ci sono due scampoli di linguaggi inventati da lui, l’idioma di Pluto (pape satàn pape satàn aleppe) e quello di Nembrotte, il re di Babele che aveva costruito la famosa torre contro la volontà divina e che, appena ha visto arrivare Dante nel suo girone infernale, gli ha rivolto un’invettiva iraconda, minacciosa e incomprensibile: «raphèl maì amecche zabì almi!».
Si può anche capire che Nembrotte fosse di cattivo umore.
Era lì, nell’ultimo cerchio dell’inferno, che stava scontando l’ira inestinguibile dell’Onnipotente, e tutto perché? per quella benedetta torre! E, come se non bastasse, tutti adesso davano la colpa a lui, dicendo che era stato lui a provocare la confusione delle lingue.
Ebbene, noi di Dante Poliglotta vogliamo spezzare una lancia a favore di Nembrotte. Perché la confusione delle lingue – anche ammesso che l’abbia provocata lui – presenta non solo degli svantaggi, ma anche degli enormi vantaggi: è una grande ricchezza culturale.
Ogni lingua ha una sua musicalità, una sua potenzialità artistica, una sua produzione letteraria. E ogni produzione letteraria, piccola o grande che sia, è potenzialmente capace di moltiplicarsi per il numero enorme delle lingue esistenti.
Con la Divina Commedia questa moltiplicazione ha raggiunto dimensioni davvero stupefacenti. Il sito Dante Poliglotta, che dispone di un patrimonio di circa duecento edizioni di traduzioni della Divina Commedia in sessanta lingue e dialetti diversi, ha appunto lo scopo di rendere omaggio all’universalità di Dante facendo conoscere questo ricco patrimonio culturale al pubblico della rete. Per il piacere di chi ama la Divina Commedia, per la gioia di chi adora le lingue e i dialetti, e per la consolazione di re Nembrotte di Babele.
Giuliano Turone
Responsabile di Dante Poliglotta
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*Dantepoliglotta nasce nell’ottobre del 2012 e si propone come un sito in continuo divenire. Le edizioni dantesche di cui il sito dispone (e disporrà) verranno presentate a poco a poco inserendo in rete, per ciascuna di esse, come minimo il frontespizio e una o più pagine di testo. Per le edizioni illustrate verrà inserita in rete anche una o più illustrazioni. Non mancheranno qua e là le inserzioni di approfondimenti, di notizie interessanti o curiose e di spigolature varie a cavallo tra la storia, la mitologia, la glottologia, le lettere e le arti. Per il momento si comincerà – ça va sans dire – dalla cantica dell’Inferno.
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Per vedere la pagina iniziale della prima edizione a stampa della Divina Commedia (Johan Numeister, Foligno, 1472) con le prime terzine dell’Inferno (Versi 1-21) cliccare qui.
Per vedere il frontespizio e le prime terzine dell’Inferno (versi 1-21) nell’edizione veneziana del 1564 (Giovambattista, Marchiò Sessa e fratelli) cliccare qui.
Per vedere le prime terzine dell’Inferno (versi 1-21) nell’edizione critica dell’Enciclopedia Dantesca (1978)cliccare qui.
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I siti web che offrono l’intero testo originale della Divina commedia online sono piuttosto numerosi.Dantepoliglotta segnala ai suoi visitatori il sito http://divinacommedia.weebly.com/, che fornisce anche ampi commenti a ogni singolo canto. ( Fonte: http://www.dantepoliglotta.it/progetto/#more-1)