Da Giardino a Henning Wagenbreth la rivincita del fumetto d’autore - di Franco Giubilei

http://lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2013/02/13/Cultura/Foto/RitagliWeb/bilbolbul%20-%20vittorio%20giardino--330x185.jpgA Bologna torna «BilBolBul»,
una quattro giorni intensissima
di mostre, incontri e proiezioni

Se c’è un modo di ridare dignità a una disciplina che in Italia è sempre stata ingiustamente confinata nella serie B delle arti – parliamo del fumetto -, BilBolBul, festival internazionale al via a Bologna il 21 febbraio, lo conosce molto bene. 

 

E allora ecco una quattro giorni intensissima di mostre, incontri, proiezioni e spettacoli, tutti orbitanti intorno alla galassia delle storie disegnate. Con un tributo particolare a un protagonista del nostro fumetto, Vittorio Giardino, le cui opere sono state pubblicate con successo anche all’estero, a cominciare dalla Francia, dove gli autori a strisce sono tenuti in una considerazione molto maggiore.  

 

I suoi personaggi più celebri, da Max Fridman a Jonas Fink a Sam Pezzo, così come i primi disegni inediti, quelli che vennero rifiutati dalle case editrici – “giustamente”, come ammette l’autore stesso – saranno al centro della mostra “La quinta verità”. Ma poiché, come sempre, nessuno è profeta in patria, ci sono voluti più di trent’anni di onorata carriera perché la sua Bologna si ricordasse di lui con una retrospettiva. Meglio tardi che mai, a Magnus andò molto peggio… Dal segno pulito di Giardino si passa alle atmosfere stranianti dello svedese John Arne Sæterøy, in arte Jason, con la mostra “Tutto sarebbe stato lo stesso”. Qui il reale e il surreale si fondono per dar vita ad animali antropomorfi dallo sguardo inespressivo, resi con un tratto essenziale e grafico.  

 

Al lavoro del tedesco Henning Wagenbreth è invece dedicata “Illustration Plant”, con illustrazioni e disegni che ricordano una chiara matrice espressionista. Aisha Franz, anche lei tedesca, classe 1984, è in mostra a Bologna con le avventure di Alien, storia tutta al femminile in cui una bambina incontra un extraterrestre e lo nasconde nella propria camera. Sembra un riferimento esplicito a “ET”, ma in realtà è pura apparenza, perché il segno a matita e l’intreccio sono quanto di più lontano dalle tranquillizzanti atmosfere spielberghiane. Con “Oltremai” siamo all’opera di un altro maestro italiano, Lorenzo Mattotti, qui ritratto nell’esposizione di cinquanta tavole originali e inedite dove prevale la dimensione onirica dei personaggi. Lo stesso Mattotti descrive così il suo ultimo lavoro: “Un universo fiabesco senza riferimenti precisi e storie esistenti, un racconto per immagini molto personale, dove la luce e il buio vestono un ruolo da protagonisti”. L’elenco degli ospiti di BilBolBul è ancora lungo e zeppo di autori interessanti, da Sam Alden – protagonista anche di un incontro col pubblico il 22 febbraio - a Laura Scarpa a Silvia Zocchi, da Andrea Zoli coi suoi Ultras a Camille Jourdy. 

Fonte: http://lastampa.it/2013/02/13/cultura/da-giardino-a-henning-wagenbreth-la-rivincita-del-fumetto-d-autore-PX8eRKiP8Bi1YjDRv5Q2aL/pagina.html

Per il programma completo del festival: http://www.bilbolbul.net/2013/it/index.html 

Pour être informé des derniers articles, inscrivez vous :
Thème Noodle -  Hébergé par Overblog