Apprendimento e linguaggio

http://www.chillola.com/images/chillola-kids-french.gifUtilizzato un linguaggio artificiale per studiare l'apprendimento nei bambini.

Nuove prove mostrano che l'apprendimento del linguaggio da parte dei bambini dipende fortemente da un'analisi degli schemi di ciò che essi ascoltano. È la conclusione di uno studio presentato da Rebecca Gomez al congresso della «American Association for the Advancement of Science». Gli scienziati hanno sempre pensato che una cosa complessa come un linguaggio non potesse essere appresa basandosi su associazioni fra parole adiacenti o su altri metodi statistici. La Gomez ha però mostrato che questo tipo di apprendimento è in realtà molto importante nei bambini. I ricercatori hanno studiato l'apprendimento dei bambini utilizzando un linguaggio artificiale, che ha permesso di analizzare in dettaglio gli elementi più importanti per la comprensione. Le parole del linguaggio artificiale non hanno senso e comprendono esempi come «pel» e «wadin», ma sono state organizzate in schemi grammaticali. La Gomez ha studiato in quali condizioni i bambini passano dal concentrare il loro apprendimento sugli schemi che comprendono solo parole adiacenti a schemi più ampi. Bambini di 18 mesi sono stati sottoposti a un periodo di addestramento in cui hanno ascoltato frasi di tre parole estrapolate dal linguaggio artificiale. Nelle frasi, la prima e la terza parola erano interdipendenti e si limitavano ad alcune coppie particolari. La seconda parola invece variava e poteva provenire da due diversi vocabolari, uno molto piccolo e uno più esteso. Dopo il periodo di addestramento, i bambini sono stati esposti a un miscuglio di frasi che potevano essere o meno in accordo con le regole grammaticali stabilite nel periodo di addestramento. I bambini che avevano imparato le regole ascoltavano con maggiore attenzione le frasi sbagliate, come se le altre non fossero più interessanti. Si è scoperto così che quando la parola centrale è presa da un piccolo vocabolario, allora i bambini imparano presto a indovinare la seconda parola in base alla prima, e la terza in base alla seconda, basandosi così su semplici schemi di parole adiacenti. Quando invece il campionario delle seconde parole è vasto, allora subentra un diverso metodo di apprendimento, e gli infanti imparano il legame fra la prima e la terza parola. Questa osservazione è molto importante, perché dimostra che i bambini possono passare a un nuovo meccanismo di apprendimento, quando quello originale non è più ottimale. ( Fonte: www.lescienze.com)

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