Apprendere le lingue nella terza età ( Quinta parte)
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Per quanto riguarda gli aspetti metacognitivi, l’anziano ha in generale numerosi vantaggi rispetto agli altri apprendenti adulti: innanzi tutto dispone di moltissimo tempo, il che gli consente di dedicarsi con continuità all’apprendimento, sopperendo ad alcune carenze biologiche sopra nominate. Inoltre può contare su abitudini di studio sistematiche e capacità di applicazione prolungata, e minori distrazioni rispetto al compito scelto (i giovani adulti hanno da ottemperare ad altre incombenze, lavorative o semplicemente di studio).
Altre caratteristiche dell’apprendimento degli anziani possono essere sia vantaggiose che meno vantaggiose: le abitudini di studio ereditate dalla tradizione facilitano un approccio esplicito e concettuale (“cognitivo”, con termine glottodidattico) all’apprendimento linguistico, il che rappresenta un vantaggio per quegli aspetti che possono essere esplicitati in maniera chiara e gerarchizzabile (regole grammaticali, sistemi semantici e nozioni correlate) ma sono meno vantaggiosi per quegli aspetti impliciti, irregolari, intuitivi della lingua che vengono normalmente appresi attraverso un’esposizione periferica e comunque in maniera non esplicita (modi di dire, convenzioni, forme spezzate, ritmo e intonazione del parlato ecc.).
Gli anziani prediligono inoltre, in generale, la forma scritta, il che da una parte è un vantaggio poiché facilita l’accesso ai testi, che sono una miniera di conoscenza linguistica e culturale, dall’altra vincola l’apprendimento a forme rigide e non abitua alla fluidità dell’informazione orale. Come si vede, l’anziano non è poi così svantaggiato per l’apprendimento delle lingue straniere come comunemente si crede, specialmente se non si pretende che raggiunga una competenza orale di altissimo livello (che peraltro non è sempre ottenibile neppure da apprendenti più giovani).
I punti di maggiore debolezza sono riconducibili al settore biologico-cognitivo e alle abilità legate alla competenza orale della lingua straniera, quelli più forti sono invece da ricercare nella motivazione, nella perseveranza, nelle abitudini di studio, nella mancanza di stress. Un programma di apprendimento linguistico specificamente calibrato per gli anziani richiede quindi lo studio di una serie di aspetti diversi che tuttavia ancora non sono stati assoggettati a esame approfondito.
Nel prossimo paragrafo ne affronterò uno soltanto a mo’ di esempio - quello della comprensione orale, che è tra gli aspetti più problematici dell’apprendimento degli adulti anziani - e cercherò di richiamare alcune possibili soluzioni recentemente sviluppate attraverso moderne tecnologie didattiche. ( 5 Segue/ Fonte: labeleuropeo)