A volte si vive più vita, baciando con le dita un pianoforte
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A volte si vive più vita, baciando con le dita un pianoforte.
Cosa risuona? La vita mai vissuta, che pure ti appartiene. Fermo sta il corpo
e lo sguardo. E solo il cuore che si muove.
E che si viva più vita stando fermi… che un tocco sull’avorio abbia in sé più senso di tanto fiato di voce… E non parla,
accarezza…dove mi porti o suono? Perché prendi la mia mano?
Dolce sei…eppure io ho paura…sgorga dal tocco sui tasti…cosa? Amore?
Perché? Che crudeltà! Aver voglia d’amare, ma nessun aver da amare…
Perché tocco di piano dolce e crudele, perché mi chiami?
Vivo ricordi di una vita sublime…non è mia, la mia è squallida
Ma vorrei dolce suono, che tu non smettessi mai
Sarebbe come se il vento cessasse e la foglia
precipitasse a terra.
A volte si vive più vita baciando con le dita un pianoforte.
Ma quando la musica cessa, essa, con la vita stessa
dov’ è che va a finire?
( Fonte: http://lnx.aseliso.it/?p=15349)