Che cos’è il linguaggio? Che differenza c’è tra quello formale e informale?
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Secondo la definizione da dizionario il linguaggio è la facoltà propria dell’uomo di esprimersi e comunicare tramite un sistema di simboli, in particolare di segni vocali e grafici, linguaggio verbale e non verbeale. Spesso con il termine “linguaggio” ci si riferisce in generale a un sistema di comunicazione: per esempio”linguaggio animale”, “linguaggio del corpo”, “linguaggio dei computer”, “linguaggio dei fiori”.
Possiamo distinguere tra linguaggio informale e formale.
Il linguaggio formale utilizza informazioni chiare e non presenta ambiguità, ovvero non fa si che a un’informazione si attribuiscano più significati. Questo linguaggio utilizza i connettivi logici (i più usati e conosciuti sono AND che corrisponde alla congiunzione (Ç), OR che è la contraddizione (È) e NOT che è la negazione (ù)) e permette di costruire frasi complesse, formate dall’unione di frasi semplici, tramite questi connettivi.
Il linguaggio formale può essere utilizzato in diversi contesti:
- scientifico per esempio in informatica, matematica, ingegneria, medicina e discipline affini può indicare una notazione o un formalismo con sintassi e semantica definite in modo preciso (spesso matematico/formale) e, in molti casi, tali da consentire qualche forma di elaborazione automatica del linguaggio stesso (per esempio, linguaggi di programmazione);
- legale, amministrativo, in cui si presta cura all’uso corretto di una particolare terminologia al fine di eliminare o ridurre le ambiguità di interpretazione. In questo caso il linguaggio viene anche definito settoriale;
- artistici, per esempio nella composizione della musica.
Il linguaggio informale invece è un linguaggio più ambiguo in cui un’espressione può avere diversi significati, può quindi essere soggetta a più interpretazioni. Si tratta di un linguaggio che non è vincolato da regole, è più familiare, semplice e confidenziale.
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