Solo chi ama insegnare può motivare gli studenti
-
Un docente deve essere soprattutto un trasmettitore di passione piuttosto che di informazioni. Ogni volta che si prepara una lezione d'italiano con amore, si potrà conquistare il rispetto degli alunni. La nostra cultura italiana aiuta molto nel motivarli perché genera magia e bellezze a loro sconosciute
Possiamo definire l'istruzione come un grande amore pervasivo e assoluto. Infatti per insegnare italiano, nelle scuole pubbliche fuori dall’Italia, bisogna essere veramente innamorati del proprio lavoro; proprio come l'Eros di Platone , avido di sapienza, ricco di risorse, e innamorato del sapere per tutta la vita. Infatti, insegnare italiano all’estero è una sfida per tutti i docenti, perché si deve riuscire a svegliare (o risvegliare) nelle menti dei propri studenti il desiderio di apprendere la nostra lingua. Perciò, è essenziale essere profondamente innamorati di ciò che s’insegna e infondere nei propri studenti l’amore per l’italiano.
Sappiamo benissimo che oggi i docenti, sia in Italia e sia negli USA, si trovano in difficoltà con le pressanti direttive governative e la standardizzazione dei programmi. Tuttavia, da sempre l’amore per l’istruzione ha superato riforme, membri del governo, presidi poco capaci, e docenti offensivi con l’aiuto di professori che mostrano la propria passione per l’insegnamento ispirando i propri studenti a impegnarsi in classe. Un buon insegnante che si dimostra coinvolto nell’apprendimento dei suoi studenti, ma al tempo stesso appare determinato, rigoroso con le regole, ed entusiasta della lezione, supera ogni ostacolo e ottiene ottimi risultati.
Dobbiamo però anche ammettere che l’insegnamento non è per tutti, perché si devono superare ostacoli, frustrazioni, umiliazioni, si deve sacrificare il tempo libero, e ammalarsi anche di troppo lavoro. Ma se si ama appassionatamente il proprio lavoro, le giornate a scuola possono essere piacevoli e soddisfacenti. Invece, se si sceglie l’insegnamento per bisogno economico, il lavoro si trasforma in "impiego" senza amore, e non è piacevole né per i docenti né per gli studenti.
Non sono nata insegnante e prima di insegnare ho fatto altri lavori, ma non sono l’unica insegnante a NY ad aver cambiato professione motivata a condividere le mie conoscenze del mondo con i giovani. Avevo trentacinque anni quando mi sono scritta all’università a NY, per poter poi ottenere l’abilitazione dello Stato. In seguito ho completato in tempi record (4 anni) una laurea da SUNY e un’altra laurea e un Master dalla New York University; ero presa dall'entusiasmo di iniziare un'appassionante storia d'amore con l’insegnamento. E così con desiderio, sacrificio, motivazione, e interesse, come si fa quando c'è un grande amore, sono diventata docente e continuo a insegnare nelle scuole pubbliche di NY con determinazione, nonostante le riforme e le altre difficoltà.
Diventare docente a NY non è stato facile, e la parte più difficile è stata integrarsi professionalmente nella cultura americana. Ho incominciato a insegnare nelle università, e devo dire che la differenza tra insegnare nelle università e nelle scuole pubbliche e come la notte con il giorno. Un insegnante nelle scuole pubbliche non finisce mai di imparare, e se è abile dal punto di vista metodologico, differenziando, a seconda la sintonia che si instaura in classe, e adattandosi al diverso grado di partecipazione che gli studenti dimostrano, può istigare la loro passione per la scuola. Impegno e una buona preparazione del docente divulgano motivazione, avendo così un impatto diretto sul rendimento scolastico di tutti gli studenti. I benefici di un’atmosfera emotiva serena e rilassata in classe dove l’insegnante si presenta ai suoi alunni in modo confidente, stimola la curiosità degli allievi e ne incoraggia poi l’apprendimento, migliorandone anche il rapporto insegnante-studente.
Ogni volta che si prepara e si fa una lezione con passione, si potrà conquistare il rispetto degli alunni. La nostra cultura aiuta molto perché genera magia e bellezze a loro sconosciute. La partecipazione e l’impegno degli studenti si possono stimolare con risorse culturali, scegliendo contenuti adatti al livello con temi che approfondiscono le esperienze e le esistenze degli studenti, che aiutano a sollecitare in loro curiosità ed entusiasmo.
Dunque, un docente, deve essere soprattutto un trasmettitore d’amore e passione piuttosto che di informazioni. Per questo ogni docente deve lasciare i problemi e il mondo che disturba la loro istruzione fuori dalla classe e concentrarsi all’insegnamento e apprendimento dei suoi allievi.
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.
http://www.lavocedinewyork.com/Solo-chi-ama-insegnare-puo-motivare-gli-studenti/d/13417/