Esperimento Cervello Bilingue

Katrien Mondt, ricercatrice presso la Vrije Universiteit di Bruxelles, ha permesso ad Indigo di dare un’occhiata alla sua ultima ricerca sul cervello bilingue

Katrien lavora con tre differenti gruppi: primo-bilingui (coloro che hanno imparato la seconda lingua da piccoli), tardo-bilingui e monolingui, provando a determinare se e come le loro prestazioni nel linguaggio siano connesse alle loro prestazioni in matematica. Una delle sue sorprendenti scoperte è stata che i bambini primo-bilingui e bilingui bilanciati riscuotono risultati migliori in aritmetica rispetto ai bambini monolingui. La Mondt sta realizzando uno studio simile sugli adulti e mi ha concesso di partecipare come esempio di “tardo-bilingui”.

L’esperimento ha avuto luogo nell’Erasmus Hospital a Bruxelles in quanto ha richiesto l’uso di uno speciale scanner per la risonanza magnetica funzionale (FMRI). Con questa tecnica, Katrien ha visualizzato l’attivazione dei neuroni nelle differenti aree del mio cervello mentre io svolgevo una serie di esercizi.

Cédric, il tecnico dell’MRI, mi ha dato un pigiama e un sorriso quando sono uscita dallo spogliatoio, nella mia tenuta grigia poco attraente. Improvvisamente non ero più una giovane giornalista ma un’altra cavia impaurita.

Contemporaneamente, Katrien mi spiegava i tre tipi di esercizi da svolgere e ciò che sarebbe apparso sullo schermo durante la risonanza: Linguaggio: crea nomi a partire da verbi; Concentrazione: premi il bottone se la parola sullo schermo è uguale al suo colore; Matematica: premi il bottone se il risultato della una somma è corretto.

Un gioco da ragazzi, pensavo.

Cédric mi ha quindi condotto alla macchina MRI e mi ha dato delle enormi cuffie “per il rumore”. Il rumore? Quale rumore? A mano a mano che il mio corpo scivolava lentamente dentro la macchina, mi sentivo come l’eroina di un film di fantascienza. L’esperimento è cominciato. E così anche il rumore. INASPETTATAMENTE ED INFINATAMENTE ALTO. La mia testa sembrava intrappolata nella sirena di un allarme anti-incendio. Avete presente quei giochi in tv? Riuscite a rispondere a tutte le domande- bonus dalla comoda poltrona di casa vostra, ma di fronte alle telecamere diventa tutto più difficile? Nel momento in cui mi stesi in quel tubo con tutto quel fracasso intorno, abbinare il blu al blu o il 2+3 a 5 fu davvero difficile. Dall’altra parte della finestra Katrien era lì a controllare che io rispondessi correttamente e a registrare le immagini del mio cervello, per vedere quali aree avessi attivato per svolgere gli esercizi. Più tardi, avrebbe elencato tutti i dati relativi ai tre gruppi e quindi avrebbe comparato i nostri modelli di attivazione. Alla fine,sarebbe riuscita a caratterizzare le nostre strategie cognitive e, si spera, a capire meglio come funziona il cervello bilingue. Il corpo cominciò a prudermi nei posti più impensabili. Quando mi distraevo, mi domandavo se Katrien poteva vederlo sullo schermo. Invece sembra che tutto sia andato bene e che il mio cervello funzioni perfettamente. Sono andata via stanca ma illesa, e orgogliosa di aver dato il mio mini-contributo alla neurolinguistica.
http://it.indigomagazine.eu/001.46

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