Tecniche di memoria e esercizi per l'apprendimento rapido

Tecniche di memoria e esercizi per l'apprendimento rapido

L'apprendimento è un cambiamento, è una nuova esperienza teoretica, morale o comportamentale, che porta ad un evoluzione nel modo di pensare e agire, è una funzione che riguarda l’adattamento, che ci porta ad assimilare ed elaborare nuove soluzioni di vita, nello studio o nel lavoro e, ad ogni modo, è un processo che aumenta le nostre competenze. Il mio lavoro e la mia storia, mi ha portato ad insegnareun metodo, che viene prima dell’apprendimento, diciamo che prima di tutto è essenziale imparare ad imparare. Una tecnica per aumentare il livello di competenza, per risparmiare fatica e tempo, per divertirsi imparando e, infine, per godersi anche il tempo libero.
Perché se impari in meno tempo hai più tempo. Al Campionato Mondiale di Memoria, ad esempio, ho memorizzato un numero di oltre 1000 cifre in 60 minuti e 12 mazzi di carte in 60 minuti. Questo mi ha permesso di diventare il primo istruttore di tecniche di apprendimento rapido in Italia a conseguire il titolo di International Master of Memory. E qui arrivo al punto.
Tecniche di memoria e esercizi di apprendimento rapido
Imparare ad imparare non vuol dire avere poteri straordinari, ma avere unatecnica di apprendimento straordinaria. Quella che insegno ai miei corsi. Le “cose incredibili” o una memoria stupefacente è solo una questione di metodo, basta impararlo. Poi, tutto quello che sembrava irraggiungibile, sembrerà normale e ordinario. Le tecniche di memoria sono un argomento di cui si parla a tanto, ma è arrivato il momento di fare chiarezza.
Anzitutto, non sono un’invenzione recente, già Cicerone aveva inventato un esercizio di memoria per ricordare i suoi discorsi, con la tecnica dei loci ciceroniani. Questo metodo è valido tutt’oggi e ha lasciato un’eco molto forte nel linguaggio giuridico.
Le tecniche di memorizzazione rapida si sono poi evolute nel tempo grazie alle recenti ricerche sul funzionamento del nostro cervello e si è scoperto che per ogni tipo di contenuto, che vogliamo acquisire, c’è una specifica tecnica di memorizzazione.
È come nello sport per ogni tipo di disciplina c’è l’attrezzatura giusta. Utilizzare un metodo sbagliato è come andare a fare una corsa in montagna mettendosi ai piedi le pinne, o viceversa, nuotare indossando gli scarponi da trekking. A scuola e, in generale, tutti, usano il metodo della ripetizione e non c’è nulla di più sbagliato, noioso e controproducente: richiede tempo, è faticosa e alla fine si dimentica in fretta. Dal 2000 insegno “Tecniche di memoria e metodologie di studio” in Italia e all’estero, in lingua italiana, inglese e spagnola, sono specializzato in strategie di apprendimento efficace e ho scritto diversi libri per svelare le metodologie più efficaci per imparare velocemente come “studiare è un gioco da ragazzi” o “il segreto di una memoria prodigiosa” oppure un DVD sulle Mappe Mentali.

Un buon metodo per insegnare lo studio per i bambini

Alcuni bambini e studenti portano a casa brutti voti, hanno un atteggiamento rinunciatario verso lo studio e, per loro, andare a scuola è la cosa più noiosa al mondo. Alcuni genitori pensano… che sia un problema di buona volontà. A questo punto l’atteggiamento del papà e della mamma diventa sempre più critico e quello del figlio peggiora di giorno in giorno perché non si sente compreso, anzi, si sente giudicato. Io partirei dall’assunto che ogni bambino, consapevole o meno, ha sempre un buon motivo, se fa quello che fa.
Mi spiego. Alcuni bambini e ragazzi non riescono a scuola per un problema di autostima, non si sentono sicuri delle proprie capacità e rinunciano in partenza. Una scarsa stima di sé è il risultato di aspettative da parte dei genitori troppo elevate. Altro problema potrebbe essere la conflittualità del periodo di crescita. I motivi possono essere tanti, ma a mio avviso il problema principale è che nella scuola di oggi, manca il divertimento, l’approccio della scuola è antico e, soprattutto, il metodo di studio è superato. La scuola e chi studia usa ancora il metodo “leggi, sottolinea, ripeti…”, che è il metodo che usano tutti ma, è anche il modo meno efficace per imparare perché è un sistema d’apprendimento passivo, difficile e noioso. In questo senso vi dico che si può diventare il primo della classe anche col sorriso.
È quello che cerco di trasferire ai miei Campus per bambini dove l'obiettivo è quello di associare un'emozione piacevole all'apprendimento e allo studio, incoraggiando il confronto, alimentando la creatività e l’abilità di comunicare. Ogni bambino apprende delle metodologie di studio efficaci e i risultati si vedono dalla prima pagella. Quale è il punto? Sembra strano ma l’attenzione al gioco è speciale, perché il momento ludico è centrale in ogni attività di studio.
Associare il gioco allo studio è essenziale, imparare divertendosi è tutto. Sapete perché un bambino può giocare a un videogioco 4 ore al giorno senza mai stancarsi? Perché si diverte. E così dev’essere per la scuola, lo studio, la memorizzazione, le interrogazioni e i compiti in classe. Oggi, si possono superare le difficoltà scolastiche con il sorriso e con la metodologia corretta e, lo vedo con i miei occhi, poi i bambini s’innamorano della scuola, hanno più tempo per loro e i propri interessi e, in definitiva, superano definitivamente l’idea che studiare sia una perdita di tempo perché con il metodo giusto – “l’associazione mentale che diverte” impareranno date, formule e strutture matematiche in breve tempo e studiare non è più percepito come un peso, una tortura cinese. Nei miei campus sono approfondite le tecniche di memoria, di rilassamento, di lettura veloce, di concentrazione e, le mappe mentali, che sono degli strumenti in grado di cambiare in positivo l’approccio allo studio e i voti in pagelle.

Matteo Salvo

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