Qual è la lingua più facile da imparare per un italiano?
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Le lingue romanze, o neolatine, quali l’italiano, lo spagnolo, il francese, il rumeno ed il portoghese, hanno una cosa in comune: derivano tutte dal latino volgare. Per un italiano, dunque, sarà molto più semplice apprendere una delle lingue sopracitate, piuttosto che il giapponese o il russo, per esempio. Lo spagnolo, in modo particolare, presenta numerose analogie con la lingua italiana. Infatti, la struttura grammaticale delle parole così come la costruzione delle frasi sono molto simili, per non parlare del vocabolario, molto simile a quello italiano. Ecco perché in Italia si dice che per imparare lo spagnolo basta aggiungere una S alla fine di ogni parola.
Se avete dei conoscenti spagnoli, saprete certamente che per un italiano non è poi così faticoso capire di cosa si stia parlando quando si è in una comitiva di soli spagnoli. Tuttavia, il fatto che riusciate a comprendere lo spagnolo non significa che esso sia una lingua semplice da apprendere.
Certo, in quanto italiani, sarete certamente avvantaggiati, ma non fate l’errore di sottovalutare la sua difficoltà, perché finireste con l’abbandonare l’impresa a metà strada, così come spesso accade.
Degna di considerazione è sicuramente la lingua inglese, che è ormai diventata la lingua del mondo globalizzato. Dal momento che l’inglese viene insegnato in tutte le scuole, tutti i giovani sono dotati di una conoscenza base della lingua e sta a loro decidere se perfezionarla o lasciar stare dopo la fine della scuola.
Certo è che sarebbe un vero peccato gettare all’aria anni e anni di studio, soprattutto considerando che l’inglese non è poi una lingua così difficile da apprendere, specialmente per chi parla una lingua “neolatina”.
A questo punto, potreste obiettare che l’inglese non è una lingua romanza e che dunque sarebbe più semplice per un italiano studiare lo spagnolo o il francese. Tuttavia, bisogna ricordare che l’odierna Gran Bretagna era un tempo conosciuta come Britannia, una colonia romana. Quando un imperatore romano conquistava un nuovo territorio, questi assegnava la colonia ad un numero più o meno elevato di soldati romani, che ovviamente parlavano latino. E’ stato così che le popolazioni locali assorbirono diverse parole latine che poi si mescolarono con le lingue barbariche parlate dai successivi colonizzatori.
L’inglese odierno, è, dunque, la somma di latino e “inglese antico”, o anglosassone. Influenze latine (e ovviamente greche) si trovano nei vocaboli più lunghi, quali “civilization”, “senator”, “philosophy” e moltissimi altri, mentre parole come “what”, “sun” e “moon” sono di derivazione anglosassone.
Ma la cosa più interessante è che, al giorno d’oggi, i termini di derivazione latina sono utilizzati dagli inglesi più colti, in quanto considerati aulici e tipici dei circoli accademici. Inutile dire che per un italiano sarà un gioco da ragazzi memorizzare decine di questi termini al giorno.
Dunque, possiamo dedurre che il vocabolario è sicuramente è la parte più semplice.
Ciò che potrebbe portarvi alla follia, invece, sono le centinaia di espressioni colloquiali e idiomi che non sembrano avere alcun senso, almeno finché non si fa una ricerca dettagliata su internet.
In fin dei conti, l’apprendimento di una seconda lingua, qualunque essa sia, richiede tempo, dedizione e costanza. E’ ovvio che per un italiano sarà più semplice studiare una lingua romanza, ma non dimenticate che ogni lingua presenta delle difficoltà, quindi fate una scelta motivata da ragioni pratiche.
Il mandarino, o cinese mandarino, è attualmente parlato da circa un miliardo e trecento milioni di persone e l’economia cinese sembra essere inarrestabile. L’inglese, d’altra parte, può essere considerato una lingua franca, essendo ormai utilizzato un po’ in tutto il mondo come strumento di comunicazione tra persone di culture diverse.
Considerate questi dati prima di prendere una decisione.
http://www.xilfee.eu/article/Qual_e_la_lingua_piu_facile_da_imparare_per_un_italiano