Il mio amore per le lingue

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Il mio amore per le lingue

Il mio amore per le lingue nasce fin da bambina con un semplicissimo viaggio a Parigi.
BAM!!! Amore a prima vista.
Ricordo ancora adesso i suoi profumi, l’atmosfera romantica, la poesia che emanava e quel tocco retrò che la contraddistingue da sempre.
Al ritorno nella mia Sicilia pensavo che quei ricordi mi avrebbero accompagnata per un po’, forse fino all’adolescenza, ma non avrei mai immaginato che mi avrebbero accompagnata così a lungo, sino ad oggi, ormai non più una bambina, rimanendo così impressi nel mio cuore.
Anche perché nel mio percorso di studi, ho intrapreso altre strade (studi classici) che di certo non mi facevano presagire un ritorno al mio primo amore, ovvero scegliere la facoltà di Lingue e Letterature straniere. Forse un segno del destino, chissà… eppure è stato così.

Perché studiare, apprendere, conoscere una lingua straniera?
Per molti la sola menzione di un termine straniero o di un minimo approccio a ciò che è diverso, risulta un qualcosa di ostico, di incomprensibile, al di sopra delle proprie potenzialità e allora se ne allontanano perché spaventati, restando chiusi nella loro torre d’avorio al riparo da ciò che è meno noto, restringendo così la loro mentalità e il loro campo visivo. Eppure si sbagliano, perché ciò che si riceve in dono dallo studiare e dal fare propria un’altra lingua è un arricchimento che non ha eguali (come del resto il sapere in generale).
Ciò detto, non è mio interesse scendere in dettagli tecnici o dilungarmi in noiose nozioni di grammatica, sono qui per comunicare, a chi forse leggerà questo articolo, che allargando solo un po’ il proprio orizzonte ci si può ritrovare immersi in un mondo inesplorato, ricco di novità e scoperte sensazionali che lo studio di una lingua straniera può dare.

Così, ormai da parecchi anni, riverso il mio amore e la mia passione ora nell’Inglese ora nel Francese (le mie due lingue preferite) e mi ritrovo a fare un viaggio speciale attraverso culture e realtà diverse. Ad esempio, grazie ad autrici come Emily Brontë e Jane Austen, ho imparato che una donna, lottando, è capace di realizzare i suoi sogni nonostante le difficoltà che la vita le riserva. Invece Shakespeare, mio grande amore in età adolescenziale, con i suoi sonetti mi ha trasmesso la passione per la poesia e mi ha fatto provare, grazie alle sue opere tragi-comiche, sentimenti veri: amore e passione con “Romeo e Giulietta”, gelosia con “Otello” e mi ha immerso in una dimensione da sogno con “Sogno di una notte di mezza estate”.
E che dire poi della suspence provata con Alexandre Dumas e il suo “Conte di Montecristo” o del romanticismo puro regalatomi da Jacques Prèvert e dalle sue poesie? E dei luoghi che ho visitato con la fantasia? Dalla campagna inglese alla frenetica vita di città parigina, incontrando nel frattempo una miriade di personaggi, ognuno con le sua storia, la propria vita e le proprie usanze.
Ma il mio viaggio non è solo di fantasia e rivolto al passato. Non dimentichiamoci dell’uso attualissimo delle lingue che ci connettono con il mondo intero e ci permettono di comunicare anche con chi abita all’altro capo del mondo rendendoci vicini gli uni agli altri pur avendo culture, usi e costumi diversi.
È straordinario! Perché rinunciarci??
Quindi buon viaggio con lo studio delle lingue.

Autore dell’articolo:
Massari Stefania
Aspirante traduttrice EN-FR>IT
Comiso (RG)

http://www.traduzione-testi.com/traduzioni/traduttori-freelance/il-mio-amore-per-le-lingue.html

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