Riccardo Geminiani Angeli, Zanzare e Castelli
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Sai, non esistono adulti
.. Nel senso che esistono solo bambini grandi e bambini piccoli.
Gli adulti non sono altro che bambini grandi, un pò cresciuti
Le frasi di Fedor, un bambino russo di 6 anni, dotato e luminoso, che dal 2009 vive in casa di Riccardo Geminiani, costituiscono una raccolta di pensieri e concetti irresistibili, un concentrato di spiritualità e ironia. Dal pensiero positivo alla legge di attrazione, la saggezza di Fedor spazia senza limiti. Egli è un mago della vita, e la sua forza rispetto ai maghi adulti è che non sa di esserlo perché in lui la magia è uno stato naturale. Gli aforismi di Fedor, spiazzanti e illuminanti, hanno una forza prodigiosa, arrivano "in" profondità e con più facilità, perché partono "dalla" profondità. Sono codici potenti, la loro semplice lettura può avere azioni/stimoli risveglianti in ognuno di noi.
Il libro contiene una prefazione di Igor Sibaldi, e un carteggio con Massimo Gramellini, che presenterà personalmente l’opera al Salone del Libro di Torino 2013.
Con i commenti di: Gianluca Magi, Claudia Rainville, Salvatore Brizzi, Anne Givaudan e Gregg Braden.
Leggendo i pensieri illuminanti di Fedor mi è tornata subito alla mente la frase di Bertrand Russell. "Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile. Per questo la fecero". Auguro a tutti i Fedor del mondo un futuro pieno di cose impossibili.
Massimo Gramellini
Poco c'è da aggiungere alle idee di Fedor, così leggere e profonde, e all'attenzione con cui Riccardo le ha raccolte e redatte.
Igor Sibaldi
Seduti sul dondolo in terrazzo, sguardi persi nell'orizzonte. Fedor osserva me e sua madre in rapida successione, poi: "Ho una domanda pensierosa". "Avanti, chiedi". "A cosa servono i genitori?". Segue breve silenzio. Poi lui: "Non era forse una domanda simpatica?".
E io: "Sì, ma in effetti era anche un po' pensierosa, visto che noi siamo i genitori e il tuo è, in sostanza, un invito a riflettere sulla nostra utilità". "Dai non fare così, era solo una domanda. Contento?".
Sì, contento. Di Fedor non si può che essere contenti.