Imparare il cinese online: 55 risorse che dovresti conoscere
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Quest’articolo contiene una lista di risorse gratuite per imparare il cinese online. Clicca su uno dei link seguenti per “saltare” direttamente alla sezione dell’articolo che più t’interessa:
Troverai una breve recensione e un link corrispondente al sito web di ogni risorsa citata.
Disclaimer: Quest’articolo, che quando è stato pubblicato per la prima volta a giugno 2012 conteneva 25 risorse, viene aggiornato ogni 10-15 mesi con tutti i migliori siti web e applicazioni gratuite (molte delle quali suggeriteci da voi lettori) che “scopriamo” durante l’anno. Il nostro obiettivo non è quello di elencare tutte le risorse gratuite dedicate all’apprendimento del cinese; bensì quello di presentarti le migliori per ognuna delle categorie elencate in alto. Enjoy!
Dizionari
In questi anni abbiamo sempre consigliato Nciku, che è stato però recentemente acquistato dalla Naver e ribattezzato Line Dictionnary (Line è un’applicazione simile a WhatsApp, leader del settore in Giappone, Thailandia, Taiwan e altri paesi asiatici).
La Naver sembra aver preservato le caratteristiche più importanti del dizionario, specialmente la base di dati che, ogni volta che cerchi un carattere o una parola, mette a disposizione varie frasi che illustrano i diversi significati di un dato carattere in un contesto ben definito. Al momento manca ilCharacter Recognizer Tool, che ti permetteva di scoprire pronuncia e significato dei vari caratteri che incontri riproducendoli con il mouse, ma quando entri sul sito la prima volta appare un messaggio che spiega come tale funzione verrà ripristinata al più presto.
Un altro ottimo dizionario è MDBG. Se non parli inglese puoi consultare il dizionario basico italiano-cinese sul sito di Infocina, un portale in lingua italiana dedicato allo studio del cinese.
PeraPera è un dizionario pop-up gratuito disponibile sotto forma di componente aggiuntivo (add-on) sia per Mozilla Firefox che per Google Chrome. Dopo l’installazione – per installare il software ti basta seguire uno dei due link qui sopra, – puoi attivare Pera Pera cliccando sulla stellina che apparirà sul tuo browser, andare su una pagina web in cinese e puntare un carattere che non conosci con il mouse. Come per magia apparirà una finestrella grigia con pronuncia e traduzione (in inglese eh!).
Se utilizzi Skritter per imparare a scrivere i caratteri cinesi, allora ti consiglio di dare un’occhiata anche al dizionario pop-up Zhongwen in quanto ti permette di importare le parole direttamente sul tuo account Skritter; ti basta cliccare la lettera “S” sulla tastiera.
Il problema, con Zhongwen, è che funziona solo su Chrome (mentre Pera Pera funziona anche su Firefox).
Hanping è uno dei migliori dizionari cinese/inglese per dispositivi Android. La versione gratuita, che viene chiamata “Lite”, include il dizionario cinese/inglese e l’opzione di “spedire” i caratteri su Skritter, eStroke (per imparare l’ordine dei tratti che compongono il carattere) o Google Translator.
Per utilizzare le funzioni di riconoscimento audio o video, dovrai invece acquistare la versione “Pro” della app. Clicca qui leggere la nostra recensione sulle migliori app per imparare il cinese.
Pleco è un altro ottimo dizionario per smartphone. Mentre Hanping funziona solo su Android, Pleco funziona sia su dispositivi Android che iOS. Se possiedi un iPhone, si tratta quindi dell’opzione migliore.
Nota che sia Pleco che Hanping funzionano anche se non sei online.
HanziCraft è un programma sviluppato da Niel de la Rouviere. La funzionalità principale del software è quella di decomporre un carattere nelle sue componenti principali. Quindi lo consiglio solo a chi sta imparando a scrivere i caratteri cinesi. Per ogni carattere offre anche la pronuncia, il significato, e una lista di parole che utilizzato quel dato ideogramma (in combinazione con altri caratteri).
Prendi ad esempio il carattere 游. Inserendolo su HanziCraft imparerai che è composto da 氵 (acqua), 方 (quadrato), 丿 (curva), 一 (uno) e 子 (bambino), si pronuncia you2, significa “camminare” o “viaggiare,” ed è utilizzato per creare due parole usate molto frequentemente (旅游 che significa “viaggio” e 游戏 che significa “gioco”) e varie parole con una frequenza di utilizzo minore.
Grammatica
Chinese Grammar Wiki è la mia grammatica cinese preferita: basta visitare la pagina dedicata alla particella “了” per rendersi conto di quanto siano dettagliate le spiegazioni. Tra l’altro Chinese Grammar Wiki è stata rilasciata sotto Creative Commons License e chiunque può contribuire a migliorarla (una vera “wiki” insomma).
Se sei interessato a un corso di cinese più tradizionale, ilMassachusetts Institute of Technology offre un corso gratuito di mandarino tramite la piattaforma MIT OpenCourseWare. Non l’ho testato visto che preferisco seguire un percorso meno strutturato, però vista la reputazione del MIT non ho troppi dubbi sulla qualità del corso. Durante la mia “esplorazione” della piattaforma ho persino scoperto che, per far contenti gli studenti più estremi, al MIT offrono un corso di Letteratura Classica Cinese.
Coursera è una piattaforma digitale fondata da due professori dell’Università di Stanford che offre un’enorme quantità di corsi in fisica, medicina, informatica etc accessibili gratuitamente online. I corsi durano dalle sei alle dieci settimane, con circa due ore di lezioni video – tenute da professori universitari – ogni settimana. A parte le lezioni, il corso include quiz, esercizi e, alle volte, un esame finale. Poteva mancare il corso di cinese? No! Clicca qui per iscriverti gratuitamente!
DigChinese offre una collezione di risorse volte all’apprendimento del cinese. Ecco quelle che mi hanno colpito di più:
1. Una lista di “measure words” (o classificatori), che in cinese vengono utilizzati insieme ai numeri per definire le quantità di un dato oggetto. Ad esempio, 三辆车 significa “tre automobili” (il classificatore per automobili è “辆”), mentre 三本书 significa “tre libri” (il classificatore per libri è “本”).
2. Una lista di proverbi, modi di dire e chengyu. P.s. Se non sai cos’è un chengyu, clicca qui.
3. Per finire, un convertitore di pinyin. Cosa significa? Hai presente quando devi scrivere in pinyin ma, siccome la tua tastiera non ha le lettere con tutti gli accenti, finisci per dover scrivere le parole ad una ad una sul dizionario per poter fare il copia-incolla delle lettere accentate? Ecco, il convertitore di DigChinese risolve il problema: ti basta inserire il pinyin con i numeretti corrispondente agli accenti (ad esempio jin1tian1tian1qi4zen3me5yang4, che corrisponde ai caratteri “今天天气怎么样”) per ottenere il pinyin con gli accenti corretti, ovvero “jīntiāntiānqìzěnmeyàng“.
Jukuu è una base di dati di frasi in inglese e cinese. La sua interfaccia è così semplice da ricordare Google.it.
Inserendo una parola sulla barra di ricerca di Jukuu e cliccando sul pulsante a destra (chiamato 句酷一下) otterrai una serie di frasi, in inglese e cinese, che contengono quella parola. Si tratta quindi di un risorsa utile a capire il contesto nel quale viene utilizzata una data parola. Il problema di tanti motori di ricerca simili è che le basi di dati sulle quali si appoggiano sono spesso esigue. Quella di Jukuu è invece molto completa (per tutte le parole che ho inserito ho infatti ottenuto cento frasi).
Il Taoteba Project è una base di dati che cataloga frasi in diverse lingue. Se ad esempio inserisci “他最近從法國回來了” nella barra di ricerca, vedrai apparire la stessa frase in 12 lingue diverse (tra cui l’italiano, la).
Si tratta quindi di una risorsa utile a chi vuole tradurre intere frasi. A mio avviso uno strumento del genere è particolarmente indicato a tradurre espressioni gergali per le quali un dizionario è raramente di aiuto.
Chi ha problemi con l’inglese può iniziare con il corso di base offerto da Infocina, che sembra essere strutturato in maniera abbastanza tradizionale.
La prima lezione introduce le regole di pronuncia e si limita ad insegnarti come dire “buongiorno.” Mano a mano che si avanza con le lezioni, trentuno in totale, il corso introduce nuovi vocaboli e regole grammaticali. Ripeto: questo corso può interessare solo chi non parla una parola di inglese visto che, in italiano, le risorse scarseggiano. Se invece parli inglese, le risorse che ho elencato in precedenza sono senz’altro superiori.
Audio e Video
FluentU è una base di dati di video Youtube in mandarino. Il vantaggio principale di FluentU, rispetto ad altre piattaforme video, è senz’altro rappresentato dai sottotitoli in caratteri cinesi, pinyin e inglese che accompagnano ogni video. E’ inoltre possibile creare una lista di vocaboli che t’interessano semplicemente cliccando sullo stream di sottotitoli (non occorre neanche fermare il video!).
I video sono ordinati secondo il livello di difficoltà (Newbie, Elementary, Intermediate, Upper Intermediate, Advanced e Native), argomenti (Vita quotidiana, Scienza, Business, Cultura, Arte, eccetera) e formato (Corsi, Video Musicali, Mini Movies, News, Pubblicità eccetera).
L’unico svantaggio di FluentU è che, in Cina, Youtube è bloccato. Quindi per utilizzarlo ti servirà una VPN.
Popup Chinese offre podcasts (cioè lezioni in formato mp3) e altri strumenti per imparare il mandarino.
E’ il più votato tra tutti i corsi di cinese disponibili sull’iTunesed è raccomandato da tutti e quattro i programmi di studio intensivo di cinese pechinesi.
Creare un account gratuito per dare un’occhiata all’intero archivio è abbastanza facile. Non solo ci troverai i podcast in formato mp3 ma anche applicazioni per cellulari, test HSK e altri strumenti di studio.
Quando ho sentito parlare per la prima volta di Talkify ero un po’ scettico. Il sito, in apparenza, è molto semplice: c’è solo una barra dove inserire il link di una pagina web in inglese, tedesco o cinese. La promessa è che, una volta inserito il link, il sito web inizierà a leggerla per te con un accento comparabile a quello di un madrelingua.
Per testarlo sono andato sul sito del Marco Polo Project, di cui parlerò in seguito, è ho scelto un articolo a caso, questo. Ho quindi copia-incollato il link della pagina sulla barra di Talkify e… non è successo niente. Dopo venti secondi le casse hanno però iniziato a sputare audio in cinese, mentre la pagina si è animata: le parti che venivano lette erano infatti evidenziate in arancione. Ho prestato più attenzione a quello che sentivo, con mia estrema sorpresa, l’audio che veniva creato in tempo reale corrispondeva esattamente a quello della pagina che avevo scelto.
Un’altra caratteristica interessante è che, cliccando con il mouse, puoi saltare di paragrafo in paragrafo, senza dover per forza aspettare che il software arrivi al paragrafo che t’interessa (nota però che se cambi paragrafo ogni tre secondo dovrai aspettare alcuni secondi in modo che il sito “carichi” il nuovo paragrafo). Tale funzionalità è estremamente utile se vuoi “acoltare” una pagina che contiene sia materiale in cinese che in altre lingue.
Mentre se sei uno studente alle prime armi ascoltare una pagina web può risultare un esercizio fine a se stesso (non capiresti molti), per studenti intermedi o avanzati Talkify racchiude potenzialità infinite.
CNTV è il sito web della televisione nazionale cinese, dove puoi trovare un’ampia scelta di notiziari e show televisivi in mandarino.
L’unico “problema” di CNTV è che il sito è completamente in cinese quindi, a meno che tu non sia già in grado di leggere in mandarino, trovare i programmi che ti interessano diventa un’impresa impossibile. Una possibile soluzione è quella di affidarsi alla versione inglese della tv (alcuni video di questa pagina sono però in inglese).
Baidu è il Google cinese. Sì, la Cina non ha solo il proprio sistema di caratteri, il proprio circuito Bancomat (Union Pay) e il proprio eBay (il mitico TaoBao). Ha anche il proprio motore di ricerca, Baidu.
La differenza con Google è che, se vai sulla sezione video di Baidu (ti basta cliccare sul link in alto) avrai a disposizione un’infinità di film, telefilm, canzoni e quant’altro. Molto del materiale video e audio che troverai è protetto da Copyright internazionale, quindi utilizzalo a tuo rischio e pericolo. Altro invece è libero da Copyright. Nota inoltre che verrai re-indirizzato verso siti terzi, molti dei quali sono visibili solo dalla Cina (a meno che tu non possieda una VPN con server in Cina!).
Tudou e Youku sono due cloni di Youtube dove si può trovare virtualmente qualsiasi video in cinese si stia cercando, spesso con i sottotitoli in mandarino. Se abiti in Cina, anche se hai una VPN e puoi accedere a Youtube, spesso lo stesso video carica molto più rapidamente su Tudou o Yukou.
Se invece abiti al di fuori della Cina, la maggior parte dei video su Tudou o Yukou ti saranno preclusi (di nuovo, a meno di non possedere una VPN con server in Cina).
Slow Chinese (慢速中文) è un podcast “culturale”, nel senso che tratta argomenti inerenti alla cultura antica e moderna della Cina piuttosto che focalizzarsi su argomenti concernenti la vita quotidiana quali fare la spesa o ordinare al ristorante
Come puoi intuire dal nome, i narratori parlano in maniera abbastanza lenta (2-3 caratteri al secondo) in modo che anche chi è alle prime armi possa seguire il discorso nel testo riportato sotto ciascun podcast. Al momento sul sito è possibile ascoltare circa 120 episodi, tutti offerti gratuitamente.
Interviste culturali con professori cinesi madrelingua è una serie di video dove si discute di informazioni pratiche in materia di affari.
Si può scegliere di guardare i video in streaming o di scaricare i file .mp4. Inoltre il sito fornisce la traduzione in inglese delle interviste e le trascrizioni in cinese tradizionale e semplificato. Interviste culturali con professori cinesi madrelingua è un progetto dell’Università del Texas.
Lettura
Marco Polo Project è un sito web che offre una selezione di articoli in cinese (editoriali, storie brevi, commenti tratti dai blog più popolari in Cina, eccetera).
Si tratta di una piattaforma aperta a tutti gli studenti che vogliono leggere materiale originale in cinese (con traduzione in inglese, spagnolo e francese) o collaborare con le traduzioni. Clicca qui per leggere la nostra intervista con Julien Leyre, il fondatore del Marco Polo Project.
Short Stories è un progetto di Grace Feng, l’autrice del blog “Just Learn Chinese”. Gloria pubblica a cadenza regolare racconti brevi in cinese, ordinandoli per grado di difficoltà. Per ogni racconto troverai i caratteri cinesi, il pinyin e la traduzione in inglese.
Foreigncy è un sito web che pubblica articoli scelti in cinese ed altre lingue “critiche” (arabo, persiano, urdu, ebraico e russo) fornendo un breve riassunto dell’articolo (in inglese) e una lista di vocaboli chiave, flashcard e quiz per prepararti alla lettura.
Si tratta di una risorsa che raccomando solo a studenti avanzati che mirano ad ampliare il proprio lessico e la propria capacità di comprensione del cinese.
Chinese Etimology è un sito web curato da Richard Sears che ho scoperto grazie a Sinosplice, un blog di cui parlerò in seguito.
Ti basta inserire un carattere cinese nello spazio a sinistra (sotto la foto) per scoprirne l’origine (con tanto di pittogrammi).
Pinyin
Pinyin.info è una guida al pinyin, la translitterazione ufficiale del mandarino nell’alfabeto latino. Sul sito troverai una tabella che contiene tutte le possibili combinazioni di sillabe iniziali e finali che compongono il pinyin, le regole di base per scrivere in pinyin, dove piazzare i toni che determinano come pronunciare un dato carattere e informazioni sulla storia del pinyin e degli altri sistemi di romanizzazione (MPS2, Wade-Giles, Yale). Tra l’altro il sito web ospita un articolo molto divertente di David Moser intitolato Why Chinese is so damn hard (“Perché il cinese è così dannatamente difficile”).
Hai mai sentito dire che il cinese ha un numero di suoni estremamente limitati? E’ vero! Infatti tutti i suoni del cinese possono essere riassunti in una cosiddetta “pinyin chart” (o tabella pinyin).
Tra le tante pinyin chart in circolazione, a parte quella di Pinyin.info abbiamo scelto quella di Yo Yo Chinese (clicca sul link per darci un’occhiata) perché offre la possibilità di ascoltare ogni suono (basta cliccare sulla sillaba e scegliere il tono con cui lo si vuole ascoltare).
Flashcards e mnemotecnica
Anki è uno dei software a ripetizione spaziata (SRS) più popolari. E’ stato rilasciato sotto licenza GPL v3 ed è compatibile con tutti i maggiori sistemi operativi. Mentre la versione per Windows, Mac OSX, Linux e Android è gratuita, quella per iOS è a pagamento (24.99 USD).
Lo puoi utilizzare per ripassare quanto hai imparato inserendo le tue flashcard personalizzate o imparare vocaboli nuovi scegliendo tra le centinaia di mazzi gratuiti che si trovano nella base di dati Anki. Inoltre Anki ti permette di aprire un account gratuito sulla piattaforma Ankiweb e sincronizzare i diversi dispositivi elettronici che possiedi (laptop, smartphone, eccetera) in modo da non perdere le informazioni in caso ti rubino il cellulare.
All Japanese all the time è il blog di Khatzumoto, un ragazzo che ha imparato il giapponese talmente bene da riuscire a farsi assumere da un’impresa di programmazione di Tokio tramite un’intervista telefonica dagli Stati Uniti, dove aveva sempre vissuto.
Anche se il blog di Khatzumoto è dedicato al giapponese, resta comunque la risorsa più completa per chi si avvicina agli SRS con lo scopo d’imparare una lingua asiatica. Anche se l’SRS ha rivoluzionato lo studio delle lingue straniere (e non solo) ma, allo stesso tempo, durante la fase iniziale è facile commettere errori o annoiarsi sino ad arrendersi. Per questo motivo prima di tentare di memorizzare 2,000 caratteri in un mese ti consiglio di leggere le esperienze di chi studia con l’aiuto di un SRS da tempo.
Hacking Chinese è il sito web di Olle Linge, uno studioso di lingue straniere (clicca qui per leggere la nostra intervista a Olle).
Ecco la sua filosofia: “Durante la mia vita di studente di lingue straniere mi hanno insegnato la grammatica, la terminologia e la cultura, ma hanno sempre trascurato il punto più importante di tutti: come imparare tutte queste informazioni. La maggior parte dei libri di testo e dei professori si focalizza sulla lingua e presenta il materiale da imparare senza spiegare agli studenti qual’è la maniera più efficiente di imparare.” E imparare in maniera efficiente è l’argomento principale di Hacking Chinese.
Come Khatzumoto, anche Olle offre tante consigli su come utilizzare gli SRS. Questo è il motivo per cui ho deciso di inserire il suo sito in questa sezione.
“Avreste mai immaginato che si potesse usare un bastone da rabdomante per studiare il cinese? Quello tradizionale, poi!” Questa è la frase con cui China Files, uno dei più autorevoli siti italiani dedicati alla Cina, introduce le lezioni di cinese di Iconoclasta, il blog curato da Stefano Misesti, illustratore, fumettista, pittore e aspirante sinologo che si divide tra Como e Taipei. Le vignette di Stefano amalgamano umorismo e fantasia per aiutarci a ricordare il significato dei caratteri cinesi.
Memrise è una comunità online che condivide memo, foto, video e audio dedicati all’apprendimento delle lingue straniere. Chiunque può creare una mazzo di flashcards, aggiungere parole o memo.
Essendo un fan della mnemotecnica (e specialmente delle idee descritte in Quantum Memory Power da Dominic O’Brien), la caratteristica che preferisco di Memrise è il fatto che la gente possa votare le “memo cards” cosicché è possibile utilizzare solo le migliori. Anche Memrise, come Anki, mette a disposizione una serie di mazzi già pronti (HSK, caratteri più comuni, eccetera).
Motivazione e consigli (blog personali)
Sinosplice è il blog di John Pasden, il fondatore di AllSet Learning (clicca qui per leggere la nostra intervista a John). John è arrivato in Cina nel 2000 fa e, a partire dal 2002, dispensa consigli per imparare il cinese. Siccome il blog ha accumulato una quantità di post impressionante, ti suggerisco d’iniziare da “How I learned Chinese“. Se riuscissimo ad avere – si, mi ci metto anch’io – anche una sola parte della motivazione di John, imparare il cinese non sarebbe più un problema.
Laowai Chinese è il blog di Albert Wolfe, un altro studente di cinese e blogger di lungo corso. Albert è arrivato in Cina per insegnare inglese e, senza aver mai seguito una classe formale di mandarino, ha imparato il cinese cosi bene da diventare traduttore, condurre un concorso televisivo e partecipare a una trasmissione radiofonica cinese.
Ha persino scritto un libro sullo studio del mandarino: Chinese 24/7: Everyday Strategies for Speaking and Understanding Mandarin.
Confused Laowai è il blog di Niel de la Rouviere. Niel abita e studia cinese in Sud Africa e deve quindi affrontare problemi differenti da noi (s)fortunati che impariamo il mandarino in Cina. Consiglio il blog di Niel soprattutto a chi è interessato alle innovazioni tecnologiche riguardanti il cinese e, più in generale, la linguistica.
Il Sinonauta è il blog (in italiano) di Gottardo Zancani, che a 46 anni ha deciso di fare un’esperimento per verificare le sue residue capacità di apprendimento: imparare il cinese da completo autodidatta, utilizzando strumenti e materiali accessibili via rete e documentando i progressi sul suo blog. Quando ha iniziato, due anni fai, non sapeva una parola di cinese. Da poco è invece riuscito a passare il test HSK3 con un punteggio di 274 su 300.
Chinese Hacks è nato dall’idea di fornire una serie di tattiche e consigli per imparare il cinese in maniera efficiente. Oggi si occupa soprattutto di mostrare ai lettori – tramite notizie, pubblicità e poster – esempi del “cinese di tutti giorni,” quello cioè realmente utilizzato nella Terra di Mezzo.
Living a dream in China è il blog di Sara Jaaksola, una studentessa di mandarino alla Sun Yat-Sen University di Guangzhou. Leggendo il blog di Sara colpisce soprattutto il suo entusiasmo per il cinese e la Cina. E poi mi piace la sua idea d’illustrare mensilmente i suoi progressi con il cinese sul blog per mantenere focus e motivazione.
Fluent in 3 Months è il blog di Benny Lewis, che parla otto lingue, tra cui il cinese. Personalmente parlo un decente numero di lingue (il cinese è la sesta) senza averne mai realmente studiata nessuna e condivido la maggior parte delle idee di Benny (soprattutto “parlare dal primo giorno” e “puntare a fare molti sbagli”).
The Polyglot Dream è il blog di Luca Lampariello, un ragazzo italiano che parla undici lingue, tra cui russo, giapponese e cinese.
Il mio articolo preferito è Tips on how to learn Chinese tones, dove Luca spiega perché per imparare i toni un approcciotop-down è più efficace di un approccio bottom-up (ovvero quello che si utilizza in una scuola di cinese tradizionale).
Motivazione e consigli (blog e canali Yotube aziendali)
Oggi giorno le lingue straniere rappresentano un business enorme. E il cinese non fa eccezione, anzi. Uno dei modi migliori per pubblicizzarsi, sopratutto per le imprese che offrono corsi di cinese online, è quello di possedere un blog che catturi l’attenzione dei lettori interessati a saperne di più sullo studio del cinese (ovvero potenziali clienti). Ecco perché tante imprese private hanno dato vita a blog spesso molto curati e interessanti. Ho deciso di raccomandarne quattro:
Skritter offre, a mio parere, il prodotto migliore per chiunque voglia imparare a scrivere i caratteri cinesi. Il motivo per cui non ne parlo in quest’articolo è che si tratta di un prodotto “premium” (ovvero a pagamento). Qui trovi la mia recensione. Il blog di Skritter è attivo dal 2008 e ci troverai sopratutto articoli concernenti lo studio dei caratteri (sia cinese che giapponesi).
FluentU è un’altra ottima società attiva nel settore dell’apprendimento delle lingue straniere (sette in tutto, tra cui anche il cinese). Visto che offre anche un servizio gratuito, ho già parlato di FluentU nella sezione “Audio e Video”. Il Blog di FluentU è attivo dal 2011 e si occupa di una vasta gamma di argomenti. Visto il loro focus – ed esperienza – nel settore video, ti consiglio particolarmente le loro guide ai programmi tv quale, ad esempio, “The Ultimate Guide to Learning Chinese through TV Shows” pubblicata a marzo 2014.
Yo Yo Chinese è una società specializzata in corsi video. Nonostante offra anche dei corsi a pagamento, Yo Yo Chinese pubblica video lezioni gratuite – tenute dalla fondatrice Cheng Yang Yang – sul proprio canale Youtube. Con più di 60,000 iscritti, il canale Youtube di Yo Yo Chinese è, che io sappia, il più popolare tra quelli specializzati nell’insegnamento del cinese. A partire dal 2013, Yo Yo Chinese ha anche un blog, che trovi qui.
ChinesePod è il mio podcast preferito, tra quelli dedicati all’apprendimento del cinese. Clicca qui per leggere la mia recensione completa. Così come per Skritter, non ho inserito ChinesePod in quest’elenco perché non offre alcuna versione gratuita del proprio prodotto.
A partire da quest’anno, Chinesepod ha però sia un canale Youtube che un blog.
HSK (il test standard di conoscenza del cinese)
L’HSK (Hànyǔ Shuǐpíng Kǎoshì, 汉语水平考试) è l’unico certificato di conoscenza del mandarino riconosciuto dal governo cinese (diciamo pure che è l’equivalte del “TOEFL” americano o del “Cambridge” inglese). Sul sito del China Edu Center puoi scaricare gratuitamente un esempio di test per ciascun livello dell’HSK (sono disponibili sia i file PDF che quelli MP3). A cosa ti serve un certificato del genere? Se ad esempio vuoi studiare legge, ingegneria o qualsiasi altra materia in un’università cinese, allora il certificato è obbligatorio.
HSK HSK è un sito web completamente dedicato al test. Ci troverai varie risorse tra cui dei grafi che mostrano le relazioni tra le varie parole che devi conoscere per superare il test HSK, e le liste di tali parole ordinate per livello di difficoltà (l’HSK ha sei livelli).
HSChinese è un altro sito web dove troverai esercizi gratuiti mirati al passaggio del test HSK.
A differenza delle due risorse che ho citato in precedenza, HSChinese offre anche un’app, sempre gratuita, che funziona sia su sistemi Android che iOS.
Forum e Social
Chinese Forums è, per quanto ne so, il forum più popolare al mondo tra quelli specializzati nell’apprendimento del cinese. Contiene più di 330,000 articoli ha più di 50,000 utenti registrati.
Le sezioni principali sono “Imparare il cinese,” “Studiare, lavorare e vivere in Cina,” e “Cultura cinese.” Il forum è molto attivo e mi sembra particolarmente interessante se hai bisogno di un consiglio.
Lang-8 è un sito dove si puoi sottomettere i tuoi componimenti letterari (anche una semplice email, non deve per forza trattarsi di un romanzo!) in modo da essere corretto da un nativo o da altri studenti della stessa lingua.
Ci sono diverse comunità che offrono lo stesso servizio, ma Lang-8 sembra essere molto attiva e si può ottenere una risposta abbastanza in fretta anche per documenti relativamente lunghi.
Study More Chinese è un social network, creato da Brandon Owens, completamente dedicato a chi studia il cinese. Nonostante vi siano “solo” 2,000+ utenti (che possono sembrare pochi rispetto ai 50,000+ di Chinese Forums), il sito è molto attivo.
Inoltre, continuando il paragone con Chinese Forums, la grafica è senz’altro più moderna e curata.
Per chi cerca una risorsa più specifica
Se stai cercando una risorsa più specifica ti consiglio di iniziare dalle basi di dati seguenti:
Hacking Chinese Resources è una base di dati che cataloga le risorse dedicate allo studio del cinese. La base di dati è ospitata su Hacking Chinese, il blog di Olle Linge (di cui ho già parlato). Le risorse sono ordinate per categoria (vocabolari, grammatica, lettura, eccetera), tipo di risorsa (libro di testo, app, eccetera) e livello (principiante, intermedio o avanzato). Non avrai quindi problemi a trovare quello che cerchi.
Learning Chinese Online è nato nel 1997 da un’idea del Dr. Tianwei Xie. Si tratta di un elenco impressionante di link che spazia dalle scuole di cinese online, alla pronuncia, la conversazione, i caratteri, la grammatica, la lettura, l’ascolto, i dizionari e le traduzioni. Il problema è che, come per tutte le basi di dati di questo tipo, diventa difficile capire quali sono le risorse più adatte ai tuoi bisogni senza aver prima esplorato almeno una parte della base di dati.
Hao Hao Report è un sito web dove condividere – o semplicemente leggere – articoli e notizie concernenti la Cina.
Il creatore e gestore del sito, Ryan Mclaughlin, compie un lavoro eccellente tenendo il sito completamente libero da spam nonostante il traffico e il numero di articoli sottomessi ogni giorno su Hao Hao Report.
Conclusioni
Per tutta una serie di fatti casuali e non, il cinese non è esattamente la prima lingua straniera con cui mi cimento.
Anche se la tecnologia ci sta rendendo le cose più facili – se non altro per la possibilità di poter comunicare con persone che sono nate e abitano dall’altra parte del mondo senza spostarci da casa, – personalmente credo che i “segreti” per impadronirsi di una lingua straniera siano sempre li stessi:
- Trovare le giuste motivazioni. Se inizi a studiare il cinese solo perché in futuro sarà la lingua più parlata del mondo è probabile che mollerai alle prime difficoltà.
- Concepire ambiziosi progetti a lungo termine e, allo stesso tempo, focalizzarsi su obiettivi a corto termine che siano facilmente misurabili.
- Dedicarsi alla lingua che si vuole imparare in modo equilibrato e sostenibile in modo da non bruciare sul nascere l’entusiasmo iniziale (e ti garantisco che la botta di adrenalina dovuta alla novità tende a esaurirsi molto in fretta con il cinese).
- Esporsi il più possibile alla lingua. Se non si ha la possibilità d’interagire in prima persona con nativi madrelingua, ci si può sempre dedicare al cinema cinese o diventare utenti attivi di una comunità di scambio linguistico come Lang-8.
- Non avere paura di parlare anche se sei convinto che la tua grammatica e pronuncia siano terribili.
- http://www.saporedicina.com/imparare-il-cinese-online-25-risorse-che-dovresti-conoscere/